Da Paris Bordon a Canova al ritratto del Doge Erizzo da Vienna ospitati nei musei cittadini
Treviso conferma la propria presenza sul palcoscenico della grande arte con iniziative dall’alto valore culturale e di respiro internazionale: cinque le mostre in programma per attestare l’intenzione ad essere un punto di riferimento nazionale in ambito artistico.
La prima, è stata inaugurata lo scorso venerdì negli spazi del museo civico di Santa Caterina. Un capolavoro d’arte che vede protagonista una singola opera: il Ritratto del Doge francesco Erizzo di Bernando Strozzi che arriva direttamente da Kunsthistorischers di Vienna.
Si tratta di una figura storica positiva, il doge della ripartenza economica e artistica di Venezia dopo la peste del 1630. Un buon auspicio per la città.
Un bel colpo per Treviso, perché frutto dei collegamenti che i Civici trevigiani stanno intessendo con i grandi musei internazionali oltre al fatto che è l’occasione per valorizzare una delle più significative sezioni delle collezioni già presenti: oltre 50 ritratti con opere di Lotto Tiziano, Tintoretto, Palma il Giovane. La mostra è visitabile fino al 13 febbraio 2022.
Si passa poi al museo Bailo, o meglio, al Grande Bailo. Un museo rinnovato grazie all’investimento del Comune, appoggiato da altre Istituzioni, di oltre 8 milioni di euro e che vede spazi espositivi raddoppiati, nuove zone per mostre temporanee, peri i servizi al pubblico e per i depositi.
Dal 18 dicembre 2021 al 27 marzo 2022 si potrà ammirare la mostra “Treviso Viaggio Dantesco”, omaggio al sommo Poeta da parte di una città che accolse molti esuli fiorentini.
Dal 25 marzo, un appuntamento destinato a rimanere negli occhi e nei cuori dei trevigiani “L’Ottocento svelato. Da Canova al Romanticismo storico”. Una mostra che ospiterà importanti opere del maestro di Possagno e il meglio della raccolta d’arte ottocentesca dei Civici Musei. Tutte opere raramente esposte prima di questo importante appuntamento.
A maggio infine si aprirà al pubblico la Galleria del Novecento, con opere contemporanee sino agli anni ’70 e in parallelo un originale “Omaggio a Gino Rossi” che vede l’esposizione dei dipinti e un ampio nucleo di disegni inediti.
L’appuntamento clou per la fine dell’inverno a Treviso sarà a Santa Caterina, dove si potrà ammirare la grandiosa monografia su Paris Bordon, definito il Divin Pitor.
La Città dedica all’artista la più ampia monografica mai realizzata finora con opere eccezionali, molte delle quali mai esposte in Italia. La rassegna, che sarà allestita al Museo Santa Caterina dal 25 febbraio al 26 giugno 2022, è curata da Arturo Galansino, direttore della Fondazione Palazzo Strozzi a Firenze, e da Simone Facchinetti, ricercatore presso l’Università del Salento. La mostra riunisce i suoi capolavori provenienti dai più prestigiosi musei del mondo, tra i quali l’Ermitage di San Pietroburgo, il Museo Puskin di Mosca, la National Gallery di Londra, il Louvre di Parigi, il Kunsthistorisches Museum di Vienna, l’Ashmolean Museum di Oxford, ma anche le Gallerie degli Uffizi di Firenze o i Musei Vaticani.
“Treviso sta vivendo un momento di grandissimo fermento dal punto di vista turistico e culturale e vogliamo continuare ad offrire eventi attrattivi e di respiro internazionale tutti i giorni, tutto l’anno” dichiarano unanimi il Sindaco di Treviso Mario Conte e l’Assessore alla Cultura Lavinia Colonna Preti.
E, allora, che sia così: lasciamoci ammaliare dall’arte che solleva gli spiriti e porta bellezza.