Questa mattina, durante il consueto punto stampa presso la Protezione Civile di Marghera, dopo aver letto i dati del bollettino Covid delle ultime 24 ore che vede in sensibile calo il numero dei positivi, delle ospedalizzazioni, del rapporto tamponi/casi positivi ora al 5%, il Presidente Luca Zaia ha parlato del mancato invio di dosi di vaccino al Veneto, la regione d’Italia più penalizzata da questo strano “stop” fornitura.
“È vergognoso quello che sta accadendo. Non si può dare un piano vaccinale, che vuol dire appuntamenti e programmazione, e poi tagliare il 53% delle dosi. Se poi vado a vedere il taglio a livello nazionale, vedo regioni con tagli zero, altre con tagli moderati, e poi regioni, come la nostra, letteralmente azzoppate. Se venisse messa in discussione la fornitura della prossima settimana, anche solo di un vaccino, noi non riusciremo più a vaccinare. Questa settimana possiamo attutire il grave danno, ma la prossima no, la campagna vaccinale sarebbe sospesa, facendo la seconda dose solo a chi ha già ricevuto il vaccino. Anche i richiami sono a rischio. Noi non abbiamo fatto contratti con Pfizer, quindi siamo parte lesa ma non controparte giuridica: spero che a livello nazionale ci siano ripercussioni legali. Siamo molto arrabbiati, non si può mettere in discussione un servizio vitale per i cittadini. Noi stiamo pensando di tutelarci, non so come ma lo faremo”.
E poi, riguardo alla riapertura delle scuole, il Presidente Zaia ha detto: “Noi abbiamo la responsabilità di garantire la salute dei cittadini. Firmare un’ordinanza per chiudere una scuola è una sconfitta, ma davanti alle relazioni che ci ha fatto il CTS abbiamo compiuto questa scelta. Ci adegueremo a pareri o ad ordinanze nazionali solo se la condizione sanitaria sarà coerente a sostenere la riapertura. Mi hanno riferito che oggi hanno fatto un ricorso per la riapertura, mentre molte famiglie e molti studenti sono invece preoccupati e ci scrivono di tener chiuse le scuole. Vogliamo capire se riaprendo le scuole il rischio aumenta o se resta uguale, certo non diminuisce!”, ha concluso.
Silvia Moscati