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Vasco Rossi sulla cannabis. PDP risponde

2 minuti di lettura

Riceviamo e pubblichiamo il comunicato stampa dei Pescatori di Pace sul discorso di Vasco in merito a cannabis e marijuana
 
Damiano: “Vasco Rossi sulla cannabis? È come chiedere a un bimbo se la cioccolata fa male. Mi aiuti a realizzare l’università della musica”
Lorenzo Damiano, fondatore dei Pescatori di Pace e già candidato con Forza Nuova alle europee, interviene sulla questione della cannabis e in merito alle parole di Vasco Rossi, precisa: “Non è propriamente vero che la cannabis non ha mai ucciso nessuno. Innanzitutto come fattore ha contribuito alla morte di persone con problemi cardiovascolari o alla morte di persone coinvolte in incidenti stradali. Può sembrare niente al signor Vasco ma, sebbene non sia dimostrata una causa diretta, è già considerata una concausa e quindi la sua teoria è presto smentita. Inoltre mi fa specie che il cantante non sappia che porta a disturbi del sistema digerente, del sistema sessuale, a un aggravamento di stati psicotici, a disforia, agitazione, ansia e panico e noi sappiamo che se dovesse incidere pesantemente nessuno potrebbe escluderne di fatto la correlazione con eventuali tentativi di suicidio piuttosto che eventuali atti aggressivi potenzialmente dannosi. Non solo: risaputo il fatto che producono anche un forte rilassamento oltre che modificazioni di percezione spazio temporale, ribadiamo che l’effetto delle canne diventa potenzialmente pericoloso per sé e per altri anche una volta messi alla guida. Lo stesso vale per altre sostanze, benissimo, ma questo non esclude la pericolosità dello spinello”.
 
“La verità è che fare una domanda di questo tipo a un Vasco che canta “voglio una vita spericolata” è come chiedere a un bambino se la cioccolata fa male. Continuo a domandarmi: questi personaggi, questi cantanti che hanno avuto il dono della musica perché non si rendono conto che essendo modelli per i nostri giovani rischiano di creare come minimo confusione, se non proprio mode sbagliate? Occorre condannare apertamente tutte le droghe: dire in diretta vado a farmi una canna non è esattamente un modo di allontanare i giovani dall’uso e abuso di queste sostanze. Piuttosto da pianista e amante della musica quale sono lo invito: aiutaci a realizzare un’università della musica, magari a Medjugorje, per accogliere i giovani sfortunati e sbandati e insegnar loro uno strumento. È un modo concreto per salvarli”.
 
Infine chiosa: “Vasco: una delle mie canzoni preferite da suonare è Albachiara. Facciamo un duetto e costruiamo musica: vedrai che la droga resterebbe solo un ricordo”.
 
Callarelli: “Impari a essere trasgressivo dicendo la verità”
Gloria Callarelli, nel direttivo dell’associazione Pescatori di Pace, e candidata per FN alle europee, chiude: “Caro Vasco: così facendo non allontani i giovani dalle droghe pesanti, ma li inviti a usare quelle leggere. Ecco Vasco accogli il nostro invito: aiutaci ad aiutare i giovani con l’università, piuttosto, insegniamogli la musica e tiriamoli fuori dal tunnel delle droghe. Così faremmo del bene per davvero”.
 
I Pescatori di Pace hanno già condotto battaglie contro la droga. Di recente il caso di J-Ax.

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