Sono molte le leggende e le storie di fantasmi che Venezia racconta. Molte sono raccolte nel libro Storie di fantasmi di Alberto Toso Fei.
Una delle tante riportate nel libro, narra della storia di un fantasma che si aggira durante la notte nel Campo San Giovanni e Paolo.
La Scuola di San Marco, oggi Ospedale Civile, fu rifatta dopo un violento incendio nel 1485. Al rifacimento del portale partecipo uno scalpellino, Cesco Pizzigani, che finì in disgrazia e in povertà dopo una malattia che condusse alla morte l’amata moglie. Per curarla, spese tutto i suoi soldi e anche la casa e così finì mendicante davanti al portale da lui scolpito.
Sempre in quel periodo viveva alla Giudecca un giovane figlio di una veneziana e di un turco. La donna viveva nei pressi della Scuola di San Marco e il figlio si recava spesso a trovarla, ma la picchiava selvaggiamente.
Una sera, colpito da un raptus, uccise la madre e le strappò il cuore e tenendolo in mano cominciò a vagare per il campo finché incespicò e il cuore cadde a terra.
Si narra che dal cuore uscì una voce che disse: “Figlio, ti sei fatto male?”. Il giovane impazzì e si suicidò, gettandosi in acqua. La scena fu vista dallo scalpellino che dormiva sotto il portale e che la incise con un chiodo sul marmo.
Ancora oggi è visibile, graffiata sul marmo, la figura di un turco con in mano un cuore.
La leggenda narra anche che durante la notte si odono nel campo i lamenti del giovane suicida che va cercando il cuore perduto della madre.