“È strabiliante, ma non certo in positivo, la richiesta fatta dal sindaco di Paese Pietrobon al direttore generale dell’Ulss 2 Benazzi di effettuare uno studio epidemiologico sulla popolazione. Forse ha avuto un’amnesia: gli ricordo che è stato proprio lui nel 2009, dopo essere stato eletto, ad affossare senza remore e vergogna il programma iniziato dalla precedente amministrazione Mardegan e l’Ulss, in particolare con il Dipartimento prevenzione, che prevedeva proprio uno studio epidemiologico a più fasi. La Giunta precedente portò a termine la prima fase ma poi quando serviva proseguire con gli approfondimenti e con il piano della salute venne fermato tutto”. A ricordarlo è il consigliere del Partito Democratico Andrea Zanoni, che va all’attacco dell’attuale sindaco di Paese dopo lo scandalo legato ai rifiuti contenenti materiali pericolosi stoccati illegalmente a cava Campagnole.
“Paeseambiente facendo proprie le preoccupazione dei cittadini, nel 2007 raccolse quasi tremila firme con una petizione che chiedeva proprio uno studio epidemiologico. E non è vero che quello effettuato nel 2008 dipingesse una situazione rose e fiori, vennero anzi registrati alcuni picchi anomali. Nonostante ciò, non si andò oltre. E adesso Pietrobon, come se capitasse qua per caso, cambia parere chiedendo uno studio che lui condannò a morte nel 2009, solo col chiaro intento di nascondere le gravissime responsabilità sul caso di Cava Canzian con rifiuti e materiali illegali presenti dal 2012 e mai fatti rimuovere. Con l’aggravante dell’accordo, siglato dallo stesso primo cittadino nel 2017, che stendeva il tappeto rosso al privato per sanare l’insanabile. È stato un delitto decretare la fine di quello studio epidemiologico, questo è un sindaco senza ritegno e senza vergogna che dovrebbe solo dare le dimissioni”.