L’emergenza climatica ormai è reale e contingente tanto che il leader del partito laburista inglese, Jeremy Corbin ha dichiarato: “Non esiste più un futuro lontano. Parliamo della distruzione irreversibile dell’ambiente visibile già nel corso delle nostre vita”.
L’Inghilterra il 28 aprile scorso è stata la prima nazione al mondo ad aver dichiarato ufficialmente che esiste una emergenza climatica ed ambientale, ma già molti comuni del Canada e dell’Australia hanno dichiarato questa emergenza.
Da più parti si chiede un’azione veloce per limitare l’aumento della temperatura globale eliminando totalmente l’uso dei combustibili fossili sostituendoli con le energie rinnovabili.
Tutto questo fermento e risveglio delle coscienze è una conseguenza del movimento “Fridays for Future” avviato da Greta Thunberg nell’agosto 2018.
Attenzione perché i cambiamenti climatici ci stanno colpendo tutti in prima persona, colpiscono le città in cui viviamo, le nostre case.
La speranza è che dopo la dichiarazione dell’Inghilterra altre nazioni ne seguano l’esempio riducendo le emissioni che stanno uccidendo il pianeta. Bisogna azzerare le emissioni entro il 2050 e instaurare un’economia senza sprechi per proteggere e ripristinare l’ambiente.
Ciascuno di noi faccia la sua parte perché tutti siamo dentro le conseguenze dell’emergenza climatica. Per restare nel cortile di casa nostra ormai è accertato che la costa adriatica da Trieste a Ravenna nel corso di pochi decenni potrebbe essere sommersa dal mare, cancellando Venezia con tutte le sue bellezze.
Fonte: Lifegate.it