Miracolosamente Mestre comincia a rivivere, dando chiari segni di una vivacità ormai dimenticata da anni.
La riqualificazione del parco di Villa Querini, finalmente ora allietato dalle risate e dai giochi di bambini, e le cene notturne nel quartiere Piave con 500 persone, partecipate da tutti senza distinzione né di razza né di religione, sono segnali di una città che sta riprendendo coscienza di sé e delle sue possibilità.
Ora è giunto il momento dell’ultima stupenda iniziativa al Piraghetto, ulteriore segnale positivo di risveglio, dove sabato sera sono state montate delle tende in fila indiana con il buio della notte rotto dalla sola luce delle pile elettriche.
Tanta gente di diverse etnie si è mescolata con allegria, tante lingue, ma soprattutto tanto puro dialetto veneziano, a molti incomprensibile.