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Lego: il gioco non vale la …bottiglia

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Dopo due anni di ricerca, l’azienda danese Lego, si è arresa all’idea di produrre i suoi famosissimi mattoncini utilizzando la plastica delle bottiglie riciclate perché il processo produttivo sarebbe più complesso e inquinante di quello tradizionale.  

Lego è la società produttrice di giocattoli più grande al mondo e da sempre presta molta attenzione alle questioni ambientali, motivo per cui da tempo cerca soluzioni alternative alla plastica tradizionale impiegata per la gran parte dei suoi prodotti, che deriva dal petrolio. In base alle numerose e lunghe ricerche, tuttavia, produrre i mattoncini con la plastica riciclata finirebbe per essere ancora più complicato e più inquinante che produrli con quella tradizionale.

Attualmente il polimero usato per fare l’80 per cento dei miliardi di mattoncini di LEGO prodotti ogni anno è l’acrilonitrile-butadiene-stirene (ABS). Per ottenere 1 chilo di ABS ci vogliono circa 2 chili di petrolio.

L’azienda voleva da tempo trovare alternative più sostenibili per poter eliminare tutta la plastica ricavata dal petrolio entro il 2030. Negli ultimi anni ha testato più di 200 materiali alternativi all’ABS, tra cui plastiche prodotte completamente o in parte con biomasse vegetali, che derivano da prodotti come la canna da zucchero, l’amido di mais o gli scarti alimentari. Nel 2021 aveva avviato un progetto per sperimentare la produzione dei mattoncini a partire dalle bottiglie di polietilentereftalato riciclato, noto come PET riciclato o RPET). Finora non ha trovato un materiale che risolva la questione, ha detto al Financial Times l’amministratore delegato dell’azienda, Niels Christiansen.

Secondo le ricerche fatte, risulterebbe che la plastica riciclata sia meno robusta dell’ABS e per risultare altrettanto valida nel tempo, dovrebbe essere mischiata con altri ingredienti. Questo comporterebbe un maggiore dispendio di energia per la lavorazione e per l’asciugatura dei materiali. Al momento l’obiettivo dell’azienda diventa quello di rendere più sostenibile la produzione dei mattoncini in ABS, producendoli con una componente e di altri materiali riciclati o di origine vegetale.

Secondo Christiansen gli obiettivi dell’azienda di ridurre le proprie emissioni inquinanti del 37 per cento entro il 2032 rispetto ai livelli del 2019. L’azienda promette di triplicare gli investimenti nella ricerca per materiali più sostenibili, portandoli all’equivalente di quasi 3 miliardi di euro all’anno entro il 2025. Intanto Lego sta eliminando gradualmente le confezioni di plastica sostituendole con sacchetti di carta. Ha anche avviato un programma che consente di donare all’azienda i vecchi mattoncini inutilizzati in modo che possano essere sistemati e donati a loro volta ad associazioni di beneficenza. In futuro potrebbe essere avviata un’iniziativa che permetterebbe alle persone di vendere all’azienda stessa i loro vecchi mattoncini in modo da poterli rimettere sul mercato, creando un business circolare. Occhi allora ai vecchi giochi in soffitta perché potrebbero rivelare un valore non solo nostalgico!

Legoland, il parco giochi tutto di mattoncini Lego, nel paese d’origine, la Danimarca.

Per costruire il parco sono serviti più di 60 milioni di mattoncini LEGO®! Messi in fila, equivalgono alla distanza tra Billund e Verona: 1501 km! Nel parco sono disseminate più di 200 casette per volatili che ospitano cinciallegre e uccelli canori. Grazie alla presenza di questi uccelli, che si cibano di insetti, l’uso di pesticidi sulle piante del parco è drasticamente ridotto. Ogni autunno vengono piantati ben 80.000 bulbi. Il Castello del Re ha una superficie di 2.500 metri quadri, più di 20 case messe insieme!  Aperto a Billund nel 1968, Legoland è un pezzo della storia danese. Progettato per i più piccoli, il parco conquista anche gli adulti con le sue incredibili attrazioni, prime fra tutte Miniland, un mondo in miniatura ricreato con milioni di mattoncini lego. I bambini possono prendere la prima patente di guida alla Toyota Traffic School o cuocere il pane nel selvaggio West al fianco del Capo Grandi Orecchie. Assolutamente da non perdere le montagne russe nel castello del Re e un giro a bordo del sottomarino di SEA LIFE™, per un’avventura tra gli squali di Atlantide”.

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