La musica è presente nella vita di tutti senza differenza di età o genere, è un mezzo comunicativo capace di coinvolgere sopratutto emotivamente l’ascoltatore. E’ un rifugio, un mezzo per rilassarsi e un modo semplice e piacevole per estraniarsi dal mondo nei momenti più difficili, in quei momenti nei quali non si vorrebbe sentire nessuno e si desidera solo allontanarsi dai problemi. E’ quindi, relax, riposo e serenità, ma anche rumore, divertimento e sfrenatezza, basti pensare alle discoteche con un volume così alto che all’uscita fischiano le orecchie. La musica è stata presente nella vita degli uomini nel corso della storia e conta numerosi generi diversi, a seconda della tradizione popolare dell’aerea geografica e dell’epoca in cui essa viene composta.
Piace a tutti anche per la sua varietà di stili che cinvolgono da sempre gli ascoltatori di tutto il mondo.
Detto questo, mi soffermo su di una riflessione che poi è diventato il mio termentone dell’estate, quello della band “Thegiornalisti “, che per questi tempi duri hanno cantato, con parole ( magari discutibili ), che non impegnano la mente… ” Sotto il sole sotto il sole. Di Riccione, di Riccione. Mi pento. E non ci penso più, e non ci penso più.