Prima di analizzare nel dettaglio i parametri con cui è possibile confrontare le diverse soluzioni di polizze infortuni, è necessario considerare cosa viene esattamente inteso come infortunio da una compagnia assicurativa e quali tipi di infortuni sono coperti a livello assicurativo. Viene considerato come infortunio, infatti, un evento fortuito, violento ed esterno che possa portare a conseguenze come la morte o un’invalidità temporanea o permanente. Tali circostanze devono rientrare in una situazione tale da poter consentire l’apertura di un sinistro con una conseguente possibilità di risarcimento da parte dell’assicurazione.
Per aiutarti nella comprensione degli eventi per cui è possibile attivare un risarcimento coperto dalle polizze infortuni, definiamo prima i termini utilizzati. Per evento fortuito si intende un evento non previsto e del tutto inevitabile: ciò significa, ad esempio, che le lesioni derivate da un incidente automobilistico in cui il conducente è stato trovato in stato di ebbrezza non sono coperte da questo tipo di polizza. Come evento violento, invece, si intende una situazione immediata o comunque concentrata in un breve lasso di tempo, motivo per cui vengono escluse dalla copertura assicurativa malattie a lungo decorso. Infine, si definisce esterno un evento al di fuori del nostro organismo, fattore che va ad escludere fenomeni come gli attacchi cardiaci dalle possibilità di risarcimento.
Fatte queste dovute premesse, è possibile richiedere una polizza infortuni praticamente da chiunque, pur con determinate limitazioni legate sia all’età sia a determinate patologie diagnosticate. Per quanto riguarda le eventuali incomprensioni che possono giungere in presenza di un’attività lavorativa già coperta dall’assicurazione obbligatoria INAIL, l’assicurazione per gli infortuni non comporta alcun tipo di influenza sulla copertura INAIL e la sua utilità rimane valida sia per il lavoro autonomo sia, appunto per un’attività subordinata.
Parlando delle limitazioni per cui non è possibile richiedere una polizza infortuni, tra queste si segnalano i soggetti con età superiore a 75 anni o persone affette da particolari patologie quali la dipendenza da alcool, la tossicodipendenza o l’AIDS. Allo stesso modo, diverse compagnie assicurative pongono limiti piuttosto severi per quanto riguarda i rischi sportivi, come sci, automobilismo, motociclismo ed altre attività a livello agonistico o professionale.
Per quanto riguarda le vere e proprie coperture delle polizze infortuni, esse sono suddivise in base al grado di invalidità a seguito dell’infortunio, che possono essere permanenti o temporanee. Nel primo caso è possibile tutelarsi in base al grado di invalidità riconosciuto, con eventuali coperture e risarcimenti per impossibilità a svolgere una qualsiasi attività lavorativa, pagare le spese mediche necessarie alle cure, o in caso di morte. In caso di inabilità temporanea, invece, verranno prese in considerazione possibilità di risarcimento per interventi medici che potresti non essere in grado di sostenere o in caso di impossibilità a svolgere la tua attività lavorativa per il tempo necessario alla completa guarigione.
In entrambi i casi, nota bene, è necessario studiare attentamente le condizioni contrattuali della polizza, soprattutto per quanto riguarda la comune presenza di una franchigia. Sia essa totale o relativa, la franchigia rappresenta l’ostacolo più grande per poter procedere alla richiesta di risarcimento anche in presenza di una polizza per gli infortuni, in quanto i danni provenienti dalle lesioni, nel caso non raggiungessero la cifra minima prevista dal contratto, potrebbero non essere accettati per un futuro risarcimento da parte della compagnia assicurativa.
Polizze infortuni senza franchigia: è possibile trovarle?
Come appena descritto, la franchigia rappresenta un fattore assolutamente fondamentale per poter giudicare la qualità di una polizza infortuni. Purtroppo, ad oggi trovare una compagnia assicurativa disposta ad offrire una polizza infortuni senza franchigia è una rarità assoluta, tuttavia la stessa franchigia è riscontrabile in diversi tipi in base alla polizza stipulata. La franchigia assoluta e la franchigia relativa rappresentano le soluzioni più comunemente proposte. Nel primo caso, l’indennizzo non viene corrisposto nel caso l’invalidità non sia superiore al 10%, mentre per la franchigia relativa l’indennizzo viene accordato solo nel momento in cui il grado di invalidità superi i limiti previsti, per poi essere corrisposto integralmente.
Più rare, ma comunque presenti, sono le franchigie assorbibili. In quest’ultimo caso, la franchigia diminuisce in base all’aumento della cifra del grado di invalidità: se, ad esempio, viene posta una franchigia al 3% che non concede possibilità di indennizzo per infortuni inferiori al 10%, questa può diminuire all’1% per invalidità più gravi fino al suo completo azzeramento per invalidità superiori al 13%.