La storica via Casoni, a Mogliano Veneto, è divisa in tre rami. Provenendo dal centro città su via Zermanesa, poco dopo il semaforo, a destra troviamo il primo tratto: questo prosegue fino a via Ragazzi del ’99 . È a doppio senso di marcia e sulla destra, una riga gialla delimita una pista ciclabile, anch’essa a doppio senso di marcia non essendo segnato sul manto stradale alcun verso.
Poi, il secondo tratto continua parallelamente a via Barbiero fino ad incrociare via delle Azalee ma è a senso unico inverso, ovvero ci si arriva da via delle Azalee, mentre la stessa pista ciclabile prosegue sulla destra., a doppio senso di marcia.
Dopo aver attraversato via delle Azalee, si prosegue per il terzo tratto di via Casoni che si conclude in via Torni dopo circa 2 chilometri complessivi. In quest’ultimo tratto la pista ciclabile, a doppio senso di marcia evidenziato nella segnaletica stradale, è sulla sinistra mentre il senso unico di marcia delle auto è opposto al tratto precedente, ovvero la direzione è verso via Torni.
Allora, se la larghezza della strada è la stessa, 6 metri complessivi di pista ciclabile, perchè il primo tratto è a doppio senso di marcia e gli altri due sono sensi unici? Una carreggiata a doppio senso non dovrebbe essere minimo 5,50 metri? e una ciclabile, sempre a doppio senso, non dovrebbe essere larga almeno 2,50 metri, che sommati fanno 8 metri?
Il primo tratto di via Casoni effettivamente inizia con una carreggiata larga ma dopo pochi metri, e una curva, si restringe improvvisamente mettendo in pericolo i ciclisti che percorrono quel tratto.
Va aggiunto che partendo da via delle Azalee, le auto che vogliono evitare il traffico di via Dello Scautismo /via Zermanesa, percorrono a tutta velocità i due tratti della piccola e storica via Casoni, facendola diventare una pista da corsa e mettendo in pericolo chi, per andare al lavoro e a scuola, usa la bicicletta.
I Cittadini, e soprattutto i ciclisti, chiedono un po’ di attenzione al problema.
Silvia Moscati