Il Codice Atlantico è la più ampia raccolta di carte di Leonardo da Vinci, formata alla fine del XVI secolo dallo scultore Pompeo Leoni smembrando numerosi manoscritti autografi e distribuendoli, assieme a innumerevoli fogli sciolti, in due grandi album: il Codice Atlantico, conservato nella Veneranda Biblioteca Ambrosiana di Milano, nel quale inserì carte e frammenti di carte di prevalente interesse tecnico e scientifico, e la raccolta oggi alla Royal Library di Windsor, nella quale incluse i documenti di dominante interesse figurativo.
FIRENZE – Leonardo//[email protected] rende estremamente agevole la consultazione dei fogli del Codice Atlantico, la visualizzazione ad alta definizione delle note, degli schizzi e dei disegni che vi si affollano, la puntuale descrizione delle caratteristiche paleografiche dei singoli documenti, la trascrizione dei testi, le interpretazioni formulate da numerose generazioni di studiosi, l’accesso alle informazioni congeneri contenute negli altri manoscritti vinciani, l’individuazione delle fonti utilizzate da Leonardo, e molto altro. L’interfaccia di consultazione permette di accedere, con molteplici modalità di interrogazione, ai contenuti testuali e grafici dei codici vinciani, di ordinarli nella sequenza di compilazione, di selezionarli per affinità tematiche, paleografiche e biografiche.
6195 note critiche, 4.120 datazioni proposte, 9.494 forme di nomi, 2.194 indicazioni di tecniche di compilazione, 1.157 luoghi, 9.248 citazioni bibliografiche, 782 volumi in bibliografia (con accesso alla riproduzione digitale delle opere) 9.830 relazioni tra le note critiche e i documenti 15.557 voci di indice riferite a 20.980 documenti. Leonardo//[email protected] è il progetto sviluppato dal Museo Galileo di Firenze in collaborazione con la Commissione Vinciana, la Veneranda Biblioteca Ambrosiana, la Royal Library di Windsor, la Biblioteca Leonardiana di Vinci e l’Ente Raccolta Vinciana.
Per la vastità delle informazioni contenute nei suoi oltre 1100 fogli (oltre 2200 pagine) e per la loro sequenza caotica, la consultazione del Codice Atlantico presenta enormi difficoltà. Leonardo vi registrò pensieri e promemoria, note delle spese, disegni di macchine e soluzioni tecniche della più disparata natura, riflessioni su fenomeni naturali, schizzi di volti e paesaggi, evocazioni di fatti personali, abbozzi di indici di ambiziosi trattati che progettava di redigere, ecc. Tornò per giunta, anche a distanza di molti anni, su carte precedentemente compilate versandovi nuove annotazioni e disegni.
Col risultato che risulta estremamente arduo stabilire la sequenza di stesura dei fogli presenti nell’album ambrosiano e, soprattutto, collegarli alle testimonianze sul complesso della sua produzione artistica, tecnico-scientifica e letteraria e sul contesto biografico e storico attestate dai codici autografi che ci sono pervenuti nello stato nel quale si trovavano alla morte di Leonardo. Queste difficoltà di consultazione spiegano perché il Codice Atlantico sia stato fino ad oggi solo marginalmente utilizzato dalla comunità internazionale degli studiosi della prima Età Moderna.
Per superare le impervie difficoltà che presenta la consultazione del Codice Atlantico – una risorsa fondamentale per la comprensione non solo della mente di Leonardo, ma dell’intera cultura del Rinascimento – il Laboratorio Multimediale del Museo Galileo ha messo a punto la piattaforma informatica che ospita la biblioteca digitale di nuova generazione denominata Leonardo//[email protected]. L’utilizzazione di questa piattaforma innovativasarà successivamente estesa all’intero corpus dei manoscritti vinciani.
Ideato e posto sotto la direzione scientifica di Paolo Galluzzi e affidato alprezioso e competente coordinamento generale di Andrea Bernardoni, Leonardo//[email protected] è un progetto sviluppato dal Museo Galileo in collaborazione con la Commissione per l’Edizione Nazionale dei manoscritti e dei disegni di Leonardo da Vinci (Commissione Vinciana), la Veneranda Biblioteca Ambrosiana, la Royal Library di Windsor, la Biblioteca Leonardiana di Vinci e l’Ente Raccolta Vinciana.
Leonardo//[email protected] è stata realizzata grazie al sostegno del Comitato Nazionale per la celebrazione dei 500 anni dalla nascita di Leonardo da Vinci e al determinante contributo del Ministero dell’Università e della Ricerca, a valere sulle risorse del Fondo Integrativo Speciale per la Ricerca (FISR), nell’ambito del progetto Scienza, storia, società in Italia. Da Leonardo a Galileo alle “case” dell’innovazione.