Nella sala Conferenze del Centro Culturale Candiani di Mestre, Nicola Porro ha iniziato la presentazione del suo libro raccontando la storia della rana bollita per spiegare al pubblico come ci stiano “lessando” senza che noi ce ne accorgiamo. Comunque dobbiamo stare tranquilli, non moriremo perché allo stato serviamo vivi! Le tasse invisibili, che poi tanto invisibili non sono, vengono spalmate dappertutto ma quello che è più subdolo, secondo Nicola Porro, è l’ipocrisia della tassa buona, ultima invenzione applicata ai prodotti che ci fanno male o che inquinano.
“Lo stato continua ad alimentarsi con le consuete pietanze di un tempo, con i prelievi sui consumi, sui redditi e sui patrimoni, ma ha aggiunto un dessert fintamente equo e solidale. Le nuove tasse si giustificano per emergenze tutte da dimostrare, su comportamenti che in modo arbitrario si ritengono socialmente deprecabili. Le tasse diventano etiche ed ambientali. Sono richieste non già per migliorare le condizioni del presente, ma per evitare i drammi di un futuro catastrofico, che si dà per certo. I nostri rappresentanti passano gran parte del loro tempo, per di più pagati da noi, a cercare un modo per spillarci quattrini. Sempre per il nostro bene. Si intende”.
Tra il numeroso pubblico, non sono certo mancate le domande e naturalmente non poteva mancare un accenno a Oliviero Toscani, che tra le sue tragiche uscite e le tante offese a molti personaggi noti, ha dato del “drogato” al noto conduttore televisivo di Quarto Grado.
“No, non ho intenzione di querelarlo, già ne ricevo io di querele, tutti i giorni…”.