Un viaggio nel tempo, alla scoperta del teatro austriaco di inizio ‘900. E della forza comunicativa di alcuni autori che hanno attraversato la Grande Guerra.
VENEZIA – Massimo Cacciari torna al Teatro Goldoni di Venezia per il secondo appuntamento di Valzer di parole, un ciclo di tre serate-evento dedicate ad altrettanti intellettuali del XX secolo. Dopo aver approfondito la figura di Hugo von Hofmannsthal, lo scorso 7 dicembre, Massimo Cacciari torna sul palcoscenico veneziano venerdì 13 gennaio, alle ore 19, con un incontro dedicato a Robert Musil. A 80 anni dalla sua scomparsa, l’autore sarà scandagliato attraverso la sua opera teatrale I Fanatici. L’ultimo appuntamento sul Girotondo di Arthur Schnitzler si terrà, invece, venerdì 27 gennaio.
Le tre serate, prodotte dal Teatro Stabile del Veneto – Teatro Nazionale, rientrano nel progetto “Goldoni 400. Il Teatro Viaggiante”, cartellone promosso dal TSV assieme al Comune di Venezia, alla Regione del Veneto e al Circuito Multidisciplinare Regionale Arteven per le celebrazioni dei 400 anni del Teatro Goldoni, il più antico teatro veneziano ancora in attività.
L’indagine di Cacciari analizzerà l’ironia e il disincanto di Robert Musil che, nelle sue opere, dimostra una profonda conoscenza della crisi spirituale europea di inizio ‘900. Scrittore e drammaturgo austriaco è celebre per il romanzo (incompiuto) L’uomo senza qualità, una delle pietre miliari della letteratura di tutti tempi. Con I fanatici, commedia alla quale lavorò dal 1908 al 1921, anno di pubblicazione, approdò al dramma teatrale. E si affermò nel mondo della letteratura. Una serata da non perdere durante la quale il pubblico verrà guidato a scoprire, attraverso le opere più significative, uno dei maestri del teatro austriaco del secolo scorso.