Domenica 9 gennaio, i volontari in servizio di apertura al pubblico presso l’Oasi di Gaggio (VE) hanno accertato la presenza di un Airone guardabuoi Bubulcus ibis nel percorso visitatori, sotto l’argine del fiume Zero, ucciso da una rosa di pallini da caccia. Nel gennaio del 2021 si è verificato un caso analogo nello stesso punto e nei confronti di un esemplare della stessa specie, sempre colpito da pallini. Se nell’uccisione precedente si era supposto fosse stata accidentale, in quanto l’uccello avrebbe potuto trovarsi nella traiettoria di un’altra preda cacciabile, ora con questo ritrovamento, lo scenario ipotizzato cambia completamente. I bracconieri con questa seconda uccisione accertata, hanno messo una vera e propria firma nella loro attività illegale: gli aironi guardabuoi sono stato volutamente presi di mira ed abbattuti.

Da un esame delle carcasse entrambe riportano segni di lesioni da pallini nelle ali, a ritenere che una volta colpiti hanno avuto la forza di volare in direzione del dormitorio – roost dentro l’Oasi di Gaggio, considerato per costoro un porto sicuro. Gli uccelli abbattuti provenivano dall’esterno dell’Oasi e mantenevano la medesima rotta verso il roost dell’Oasi. Agenti venatori della Sezione LIPU di Venezia hanno compiuto diversi sopralluoghi all’esterno dell’Oasi, anche con appostamenti, nell’intento di rintracciare i colpevoli, il tutto senza esito. Ѐ da ritenere che i bracconieri, pur non trovando carcasse a riva, abbiano abbattuto molti altri aironi, ipotizzando che le vittime, colpite nelle parti vitali, abbiano riportato una morte immediata al punto di cadere dentro il fiume Zero ed essere trasportati dalla corrente verso la foce, non lasciando così traccia.
Nell’immediatezza del ritrovo della carcassa in data 9 gennaio, sono stati immediatamente avvertiti i Carabinieri Forestali competenti per territorio.
Si presume che i bracconieri siano dei profondi conoscitori del territorio, al punto da occultare la propria presenza, non lasciando tracce. Si fa appello alla cittadinanza, nel caso notino delle situazioni sospette od anomale, di avvertire personale di vigilanza della LIPU con i numeri di telefono presenti nel sito di sezione www.lipuvenezia.it oppure direttamente i Carabinieri Forestali al 112.
L’Airone guardabuoiBubulcus ibis
L’Airone guardabuoi nella Pianura Padana è parzialmente sedentario, svernante ed estivante. Facilmente riconoscibile dalla livrea e dal volo rapido e diretto, a volte può apparire disorientato. Frequentatore di aree umide e siti campestri, si nutre di piccoli invertebrati, anfibi, piccoli pesci, nidifica in colonie sugli alberi o grossi arbusti. Specie protetta dagli allegati della Direttiva Uccelli e successive norme nazionali di recepimento, la Val Padana rimane a livello europeo uno dei principali siti di concentrazione. Nell’Oasi di Gaggio, nel censimento specie nidificanti 2021 sono risultate 53 coppie e 213 individui nel roost.