Il traffico sul Terraglio rappresenta da sempre un disagio palpabile per i pendolari che ogni giorno si trovano costretti a percorrere questa importante arteria di collegamento. Le scelte recenti in materia urbanistica non hanno contribuito ad alleggerire la situazione, come dimostra il malcontento in seguito alla chiusura di via Sassi ai non residenti.
Il traffico quantomai congestionato per mancanza di strade alternative, ha creato molti problemi a chi tutte le mattine si reca al lavoro. Lo spiega alla Tribuna un dipendente delle Generali, la cui sede direzionale di Mogliano conta alcune migliaia di dipendenti: “Sono 4 mesi che per percorrere 3 km di Terraglio e andare al lavoro alle Generali ci metto 30 minuti”.
Un sondaggio della Ford Motor Company, ha rilevato che per il 26% di un campione di guidatori fra Madrid, Barcellona, Londra, Berlino e Roma, il percorso casa-lavoro è più stressante del lavoro stesso. Nello specifico, rimanere incolonnati sul Terraglio quando l’alternativa ci sarebbe, non può che aumentare l’acredine dei pendolari. Alcuni dipendenti dell’agenzia assicurativa stanno infatti cercando di costituire un comitato per spingere verso una soluzione sollecita del problema e la riapertura di via Sassi.