È stato inviato ieri il 1.196esimo bollettino dei dati aggiornati sui casi e ricoveri in Veneto legati alla pandemia da SARS-CoV-2. La comunicazione dell’ufficio stampa della Regione precisa che: “alla luce dell’attuale situazione epidemiologica, l’invio quotidiano del bollettino verrà sospeso. I media che desidereranno ricevere informazioni, le potranno chiedere in ogni momento”.
Veneto – Il nuovo ed ultimo bollettino riguardante la situazione dei positivi nella giornata di sabato 3 giugno 2023 riporta ben 105 nuovi casi . Si tratta di positività al tampone alla quale è seguita la comunicazione al settore competente. Non si sa pertanto, quanti non abbiano dato informazione di aver contratto la malattia e, come spesso accade negli ultimi tempi, attendano in casa, o in giro con una mascherina, l’avvenuta guarigione.
Se questi dati fossero stati comunicati tre anni fa, il 4 giugno del 2020, sarebbe stato il panico. Allora si festeggiava la fine del lockdown e la “morte clinica” del virus come da parole del dottor Zangrillo, che tanto clamore fecero.
Presso la sede della Protezione Civile di Marghera, dove si svolgevano le conferenze stampa quotidiane del presidente della Regione Veneto Luca Zaia con l’assessore alla Sanità Manuela Lanzarin e l’assessore alla Protezione Civile Gianpaolo Bottacin, era stata da poco festeggiata la centesima conferenza stampa e tirava un’aria di ottimismo sulla fine della pandemia. Ma fu un periodo breve, e la ripresa dei contagi, a ottobre aprì scenari ancor più drammatici.
I bollettini e le conferenze quotidiane non si erano fermate nemmeno un giorno durante quell’estate del 2020: “Niente ferie quest’anno” ci aveva detto il presidente Zaia. E fu così, anche per più di quell’estate.
Il primo bollettino era uscito il 24 febbraio del 2020, due giorni dopo la tragica scoperta della prima vittima in Italia all’ospedale di Schiavonia, in provincia di Padova. Si trattava di Adriano Trevisan, 78 anni, pensionato di Vo’ Euganeo.
Da quel giorno i dati arrivavano puntuali alle redazioni, quotidianamente come quotidiane erano le conferenze stampa, alle quali Il Nuovo Terraglio ha sempre partecipato.
Ora la decisione, nonostante ci siano ancora dei contagi e negli ospedali continuino ad esserci ricoveri e decessi, la pandemia, per come l’abbiamo vissuta e documentata, scritta e parlata ogni giorno, per come è stata per anni la nostra ossessione e la nostra paura, oggi ci rinnova solo dei ricordi.
Un sentito grazie va al Presidente del Veneto Luca Zaia per aver deciso di rendere pubblici tutti i dati, minuto per minuto, di quella che sicuramente è stata la più drammatica esperienza amministrativa del suo percorso presidenziale. Grazie Presidente Zaia!