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Bellezza e salute

3 minuti di lettura

Se la salute è energia che fluisce liberamente nel nostro organismo, la bellezza ne è l’espressione.

Quando il corpo è sano, vitale, libero da tensioni, è sicuramente bello. Quando si osserva un bambino sano, i nostri sensi ne rimangono piacevolmente colpiti.

Siamo attratti dalla sua bellezza, dalla luminosità degli occhi, dal colore dell’incarnato, dalle sue proporzioni.

Ciò che manifesta attraverso il flusso di sensazioni associate al piacere fisico dell’emozione del gioco, gli conferiscono la grazia e la bellezza tipiche dell’infanzia.

Con la crescita, questa bellezza spesso si perde, sfiorisce a causa della comparsa di fattori esterni che interferiscono e inibiscono l’autentica espressione di sé.

Il piacere è un’espressione di apertura e di scarica che espande il corpo e il cuore con la gioia; ci rende gioiosi e allarga le relazioni sociali. In uno stato di piacere ci si muove con grazia e armonia, che sono espressioni della bellezza in movimento, quindi di bellezza viva.

Proviamo piacere in compagnia di una “bella persona” perché sa stare bene con se stessa. Chi vive situazioni disarmoniche, manca di quell’eccitazione interiore stimolante che è causa del piacere che fa sentire bene.

Osserviamo la relazione tra salute e bellezza, perché la salute può essere considerata la verità del corpo.

Ad esempio: i bambini sani ci colpiscono per la loro bellezza, se guardiamo un animale lo giudichiamo in base alla vitalità, la grazia e l’esuberanza.

Se la bellezza è dissociata dalla salute lo sarà anche rispetto ai più significativi aspetti dell’esistenza. Creerà un mondo di valori divisi in due parti: la prima favorirà il benessere fisico, mentre la seconda farà riferimento ai concetti astratti sulla bellezza che non avranno nulla a che vedere con la salute.

Per i greci la bellezza del corpo era espressione di salute fisica e mentale. Poi arrivò il cristianesimo che si oppose al corpo e al piacere fisico. La bellezza divenne un concetto spirituale, così la divisione tra corpo e spirito entrò a far parte della cultura occidentale.

Ne scaturì una visione meccanicistica del corpo in cui anche la bellezza fisica è una qualità casuale che non ha rapporto con la salute.

La bioenergia sostiene che il piacere è un segno del sano funzionamento dell’organismo, quindi anche la bellezza è una manifestazione di salute.

La bellezza, nel suo significato più essenziale, rappresenta l’armonia degli elementi in un ambiente o in una cosa e viene distrutta dalla presenza di una sproporzione o di un disordine.

Però un quadro statico non è bello. L’armonia e l’ordine devono nascere da uno stato di eccitazione interiore che irradia dall’oggetto e ne unifica i vari elementi.

Il piacere del bello si basa sulla possibilità di eccitare i nostri ritmi corporei e di stimolare il flusso delle sensazioni nei nostri corpi. Se si ha una reazione piacevole di fronte a un bell’oggetto, è perché notiamo l’eccitazione che irradia da esso. Allora si entra in uno stato di eccitazione. Se manca questa reazione non si percepisce nessun piacere.

Si può affermare che non si percepisce alcuna sensazione di piacere derivante dall’oggetto. L’eccitazione e il flusso di sensazioni associati al piacere si manifesta fisicamente con la grazia.

La grazia è la bellezza del movimento e il completamento della bellezza della forma in un organismo sano. Al pari della bellezza è una manifestazione del piacere. In uno stato di piacere ci si muove con grazia.

Il dolore ha l’effetto di provocare disturbi della mobilità. Si perde la grazia quando non si è liberi di seguire i propri istinti e le proprie sensazioni.

La persona dotata di grazia è aperta, calda, generosa. È aperta perché nessuna tensione impedisce il flusso di sensazioni. Non ha sviluppato nessuna difesa nevrotica contro la vita. È calda perché la sua energia non è preda di conflitti emozionali. Ha più energia e quindi più sentimento. Dà piacere agli altri senza sforzo perché ogni movimento del suo corpo è fonte di piacere per sè.

La perdita della grazia fisica è dovuta alle tensioni muscolari croniche che bloccano i movimenti ritmici del corpo. Ogni insieme di tensioni rappresenta un conflitto emotivo che è stato risolto tramite l’inibizione di determinati impulsi. Questa non è una soluzione in quanto gli impulsi repressi trovano un altro modo per esprimersi ed emergono in forme disordinate.

La tensione muscolare, l’inibizione e il comportamento distorto sono segnali che evidenziano un conflitto ancora in atto a livello inconscio. La persona che soffre di questi conflitti non è né graziosa né gradevole. Non è mentalmente sana e calcolando le tensioni muscolari che sovraffaticano il fisico non può essere considerata nemmeno fisicamente sana.

Quindi la bellezza della forma del corpo e la grazia dei movimenti sono le manifestazioni esteriori ed oggettive della salute. Il piacere è l’esperienza interiore e soggettiva della salute.

Tutti abbiamo un innato senso della bellezza e della grazia. I bambini sono particolarmente sensibili in questo senso.

Tante persone sono come il protagonista della storia dei vestiti nuovi dell’imperatore: tutti negavano i propri sensi e applaudivano l’imperatore con i suoi abiti trasparenti, finché un bambino non fece notare che era nudo.

La gente si è fatta condizionare accettando cose in netto contrasto con la verità oggettiva dei loro sensi.

L’individuo schiavo delle mode abbandona il gusto personale favorendo il conformismo, ci si concentra fuori dal proprio Sé a causa di insicurezze e si resta condizionati dal giudizio e dall’accettazione degli altri per poter trovare la propria sicurezza, anziché centrasti su di sé e fidarsi del proprio sentire.

Quando perdiamo il contatto con il nostro Sé, perdiamo noi stessi.

Maura Luperto

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