Meno culle e più capelli d’argento. La popolazione italiana, e in particolare veneta, sta invecchiando. Ma l’incremento demografico della terza età non è solo un problema: può diventare anche risorsa. Questo è quanto ha ribadito l’assessore regionale al sociale, intervenendo a Vicenza al convegno promosso dal Cupla (il comitato dei sindacati pensionati del lavoro autonomo) su “Come invecchiare bene e in salute”.
“L’aspettativa di vita sta aumentando grazie a un migliore approccio sanitario e ai progressi della scienza – ha evidenziato l’assessore regionale –. Con la legge regionale 23 dell’agosto scorso la regione Veneto ha voluto affrontare il tema dell’invecchiamento non più solo come condizione di fragilità e di non autosufficienza, ma guardando ad una fascia di popolazione, sempre più numerosa e attiva, che dispone di ‘tempo liberato dal lavoro’ e che, quindi, può essere attivamente partecipe, offrire disponibilità, trasferire ai giovani professionalità e competenze. Per i progetti del 2018 la legge regionale sull’invecchiamento ‘attivo’ mette a disposizione una dotazione di circa un milione di euro”.
Secondo i dati diffusi dal CUPLA nazionale, in Italia la popolazione over 65 è superiore ai 13,5 milioni e nel 2032 raggiungerà un’incidenza sul totale pari al 28,2%. La legge regionale n.23/2017 su “Promozione e valorizzazione dell’invecchiamento attivo” promuovere servizi di prevenzione e coinvolgimento, per attivare una sorta di ‘welfare generativo’, dove gli over 65 sono chiamati a dare una mano ai loro coetanei o ai giovani, a partecipare a programmi finalizzati a generare salute e benessere, a eventi, ad attività di formazione e informazione. Al convegno – oltre all’assessore regionale – sono intervenuti Fiorenzo Marcato, presidente della 50&Più di Vicenza (associazione dei pensionati del settore terziario), Benedetto Patuzzi, coordinatore regionale del Cupla, Massimiano Bucchi, sociologo dell’università di Trento, e Lucio Turra, presidente dell’istituto pubblico di assistenza e beneficenza di Vicenza.