Cosa c’è dietro l’angolo? Quest’oggi tutto o semplicemente quello che è avvenuto. Maurizio Costanzo all’età di 84 anni ci lascia. Icona del giornalismo italiano, conduttore, autore e rivoluzionario della comunicazione.
Nato a Roma il 28 agosto 1938, fin dalla metà degli anni 60 frequenta la radio e scrive testi di canzoni importanti per esempio per Mina per approdare in televisione negli anni 70 come ideatore e conduttore di programmi televisivi che facevano dell’innovazione il loro mantra poetico, “Bontà loro“ a cui si deve la famosa frase “cosa c’è dietro l’angolo” geniale e audace che valeva per intero tutta la trasmissione, “Acquario”, “Grand’Italia” e “Fascination“.
Ma tutto questo non era altro che una solenne anticipazione del Maurizio Costanzo Show, un talk show che ribaltava il talk show, con una formula semplice, invitati e interviste come si fosse tra amici, con personaggi illustri e anche sconosciuti, parvenu che molte volte grazie alla partecipazione allo show entravano nella sfera della notorietà, un salotto scorrevole e trasversale che partiva dalla borgata per arrivare alle personalità più influenti.
Poi nel 1993 l’attentato da cui uscì illeso da parte della mafia che non gli impedì di decuplicare impegni e trovate attraverso il suo talento cristallino e la sua verve creativa, dove il giornalismo trovava sempre la sua massima espressione.
I suoi famosissimi baffi, la passione per la Roma, i gatti le tartarughe le diete e il debole per i bignè, tutti grandi dettagli che svelano la grande semplicità che era poi la sua vera grandezza.
I quattro matrimoni e Maria De Filippi fedele compagna fino alla fine, fino ad oggi quando il grande Maurizio ci ha salutato con massima discrezione e signorilità, uscendo dalla scena in punta di piedi, ma con il fragore della sua immensa personalità facendo calare il sipario questa volta purtroppo non dal Teatro Parioli in Roma.
Credit Photo – Avvenire
Instacult di Mauro Lama