Il tema scelto quest’anno è di grande attualità: ai giovani è stato infatti chiesto di indagare il rapporto fra informazione e guerra, riflettendo sulla fondamentale funzione delle notizie nella definizione dell’opinione pubblica e nella creazione di un sentire comune. Il bando scade il 31 marzo.
TREVISO – Da questa edizione il concorso ha aperto la partecipazione agli studenti dell’ultimo anno di tutti gli istituti superiori del Veneto. Il termine per la partecipazione è il 31 marzo 2023 e la cerimonia di premiazione si svolgerà al Teatro Comunale Mario Del Monaco di Treviso mercoledì 17 maggio.
Ai primi tre classificati saranno assegnate tre borse di studio da utilizzare per sostenere gli studi universitari: 1.000 euro al primo classificato, 750 euro al secondo e 500 euro al terzo.
C’è ancora un mese di tempo per partecipare alla sesta edizione del Premio Giorgio Lago – Nuovi talenti del giornalismo, promosso dall’Associazione Amici di Giorgio Lago: gli studenti delle ultime classi degli istituti superiori del Veneto hanno tempo fino al 31 marzo per inviare alla segreteria un articolo giornalistico che sviluppi il tema “Raccontare la guerra, una nuova arma accanto a quelle tradizionali”.
L’Associazione Amici di Giorgio Lago, che organizza il concorso in collaborazione con il Centro Studi Regionali Giorgio Lago dell’Università degli Studi di Padova e il Comune di Treviso, ha invitato i diciottenni – per il primo anno non solo quelli che frequentano i licei, ma di tutti gli istituti superiori della regione – a redigere un articolo giornalistico e ad inviarlo alla segreteria entro il 31 marzo.
“È un invito a riflettere sulla fondamentale funzione delle notizie nella definizione dell’opinione pubblica e nella creazione di un sentire comune. – sottolinea Francesco Jori, Consigliere del direttivo dell’Associazione Amici di Giorgio Lago – Il modo in cui noi giornalisti raccontiamo la guerra, la scelta delle informazioni da divulgare e di quelle da omettere, la spettacolarizzazione del dolore, la diffusione di fake news, trasformano l’informazione in un’arma potentissima in mano ai contendenti e spesso a scapito della verità”.
Lago fu una straordinaria firma del giornalismo veneto, prima al Gazzettino, che ha diretto per dodici anni, e poi alla Repubblica e ai quotidiani nordestini del gruppo L’Espresso come editorialista. È ricordato per essersi distinto come straordinario osservatore del proprio territorio, lucido interprete e anticipatore delle svolte politiche e sociali degli anni Ottanta e Novanta, da sempre attento ai giovani e al futuro della professione. La sua testimonianza è viva nella sua scrittura: tra i temi a lui più cari ci sono la riforma dello Stato attraverso il federalismo e il ruolo del Nordest quale laboratorio nel processo di modernizzazione dell’Italia.