Tante le precauzioni prese dal Governo per difendere i giovani dal Coronavirus alla ripresa della scuola.
Distanziamento tra studenti nelle aule addirittura banchi con rotelle, spesa non indifferente, obbligo di mascherina. Tutte precauzioni che coinvolgono la buona volontà e il rispetto delle regole.
Tutto bene in teoria, ma in pratica chi controlla i giovani prima dell’entrata nelle aule? Nessuno, ed allora qui casca l’asino si suol dire.
I ragazzi davanti alle scuole si comportano come sempre, si riuniscono in gruppi dove tutti sono vicini a tutti, teste con teste e rarissime le mascherine.
Questa mattina prima dell’inizio delle lezioni, lunghe code di auto davanti all’istituto Volta di Mestre in via Perlan, a causa della ressa di giovani che sostavano in attesa di entrare nelle aule.
Nessuna prevenzione, nessuna preoccupazione solo tanta voglia di stare insieme di comunicare dimenticando rispetto delle distanze e mascherine.
A cosa serve allora prendere pesanti precauzioni durante le lezioni se nessuno pensa a controllare e dare regole certe ai giovani nei momenti precedenti l’entrata in scuola?
I contagi si possono verificare ed in modo pesante proprio durante questi incontrollati assembramenti simili a quelli tanto criticati ed osteggiati della movida.