In occasione del 30esimo anniversario della Fondazione Centesimus Annus Pro Pontefice, Papa Francesco ha sottolineato la necessità di mettere la “comunità” al centro di ogni sviluppo socio-economico.
CITTA’ DEL VATICANO. Il testo del discorso di Papa Francesco alla Fondazione Centesimus Annus in occasione del suo trentesimo anniversario affronta il tema dell’importanza della memoria nella costruzione del futuro e la necessità di agire in termini di comunità.
Il Papa ha ringraziato la Fondazione per il suo impegno nella diffusione della Dottrina sociale della Chiesa e ha richiamato l’attenzione sulla necessità di agire in termini di solidarietà, di lottare contro le cause strutturali della povertà, dell’ineguaglianza e di prendersi cura dell’ambiente.
Papa Francesco parla anche della necessità di cambiare il modo in cui vengono pensate e gestite le questioni economiche, criticando un modello economico che produce scarti e favorisce la globalizzazione dell’indifferenza. Invita le persone a pensare in termini di comunità, a mettere al centro la persona e a lottare contro le cause strutturali della povertà, della disuguaglianza e della mancanza di lavoro, terra e casa.
Il Papa evidenzia l’importanza della Laudato Si’, che ha messo in luce il danno causato dal paradigma tecnocratico dominante e ha proposto la logica dell’ecologia integrale, dove tutto è connesso e la questione ambientale è inscindibile dalla questione sociale. La cura dell’ambiente e l’attenzione ai poveri stanno o cadono insieme.
Emerge l’importanza della comunità, che deve diventare un luogo dove il debole e chi non ha voce possa sentirsi accolto e ascoltato. Invita tutti a fare spazio agli altri, a ritrarre un po’ il proprio “io” per permettere all’altro di esistere. La comunità deve essere basata sull’etica del dono e non su quella dello scambio.
In conclusione ha invitato tutti a lavorare per una comunità in cui ciascuno possa trovare il suo posto e avere il suo spazio nel mondo.
In copertina: Papa Francesco saluta Anna Maria Tarantola, presidente della Fondazione Centesimus Annus Pro Pontifice (VATICAN MEDIA Divisione Foto)