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Vigili del Fuoco, concorso pubblico per 88 posti di vice direttore

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Il Ministero dell’Interno ha indetto un concorso pubblico, tramite esami, per 88 posti nella qualifica di vice direttore del ruolo dei direttivi del Corpo nazionale dei Vigili del Fuoco. Il concorso è riservato ai laureati magistrali in ingegneria e architettura.

ROMA – La Direzione Centrale per l’Amministrazione Generale – Ufficio II – Affari concorsuali e contenzioso – Ufficio per la gestione dei concorsi d’accesso comunica sul sito www.InPA.gov.it in data 25 settembre 2023 è pubblicato il bando di concorso pubblico, per esami, a 88 posti nella qualifica di vice direttore del ruolo dei direttivi del Corpo nazionale dei vigili del fuoco.

La domanda di partecipazione al concorso deve essere compilata utilizzando la procedura informatica disponibile all’indirizzo https://concorsionline.vigilfuoco.it, seguendo le istruzioni ivi specificate, dal 26 settembre 2023 al 25 ottobre 2023.

I REQUISITI RICHIESTI

credits Corpo Nazionale dei Vigili del Fuoco
  • cittadinanza italiana;
  • godimento dei diritti politici;
  • età non superiore agli anni 35. Non è soggetta ai limiti massimi di età la partecipazione al concorso del personale del Corpo nazionale dei vigili del fuoco destinatario della riserva di cui all’art. 1, comma 2, lettera a);
  • idoneità fisica, psichica e attitudinale al servizio, secondo i requisiti stabiliti con il regolamento del Ministro dell’Interno 4 novembre 2019, n. 166;
  • possesso della laurea magistrale in ingegneria o architettura, conseguita al termine di un corso di laurea magistrale, giusta decreto del Ministro dell’Istruzione, dell’Università e della Ricerca, di concerto con il Ministro per la Pubblica Amministrazione e l’Innovazione del 9 luglio 2009. Sono fatte salve, ai fini dell’ammissione al concorso, le lauree universitarie in ingegneria e architettura conseguite secondo gli ordinamenti didattici previgenti ed equiparate ai sensi del decreto del Ministro dell’istruzione, dell’università e della ricerca di concerto con il Ministro per la pubblica amministrazione e l’innovazione del 9 luglio 2009 di equiparazione tra diplomi di lauree di vecchio ordinamento, lauree specialistiche (LS) ex decreto n. 509/1999 e lauree magistrali (LM) ex decreto n. 270/2004;
  • abilitazione professionale attinente ai titoli di cui sopra;
  • possesso delle qualità morali e di condotta di cui all’articolo 35, comma 6, del decreto legislativo 30 marzo 2001, n. 165.

In copertina, credits foto VVFF

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