Mercoledì 27 settembre, ore 20.30, presso la Sala Convegni del Seminario Vescovile di Treviso avrà luogo “Partecipare l’Europa, difendere la democrazia”, con la partecipazione del prof. Alberto Majocchi.
TREVISO – All’interno della 37° settimana sociale dei cattolici trevigiani, viene organizzato l’incontro “Partecipare l’Europa, difendere la democrazia”, che avrà luogo mercoledì 27 settembre, ore 20.30, presso la Sala Convegni del Seminario Vescovile di Treviso.
Sarà Franco Lorenzon, Presidente Regionale del Movimento Federalista Italiano, a moderare l’incontro che vedrà come protagonista Alberto Majocchi, professore emerito di Scienza delle Finanze all’Università di Pavia.
L’incontro è in collaborazione con “Partecipare il presente” e fa parte di una serie di eventi che anticipano la Settimana Sociale Nazionale, che avrà luogo a Trieste dal 3 al 7 luglio 2024.
La 37ª Settimana Sociale dei cattolici trevigiani, che negli ultimi due anni si era già aperta all’esperienza del Network per il Bene Comune, sta cambiando il suo format. Meno incontri alla fine di settembre, ma un cammino più lungo e articolato che comprende incontri sul territorio (grazie alla partecipazione dei soggetti del “Network”), laboratori e “cantieri sinodali”. Questo cammino proseguirà con ulteriori serate nella prossima primavera, al fine di rivedere quanto fatto e pianificare i prossimi passi.
Il tema della Settimana Nazionale guida anche il percorso diocesano. “Partecipare perché” è il titolo scelto per la Settimana Sociale trevigiana e come tema comune per gli eventi promossi dai soggetti affiliati al Network per il Bene Comune.
La presentazione dell’evento sottolinea l’importanza di “salvaguardare” la democrazia attraverso la partecipazione attiva. Secondo il documento preparatorio per Trieste 2024, una democrazia non può essere definita solamente attraverso il processo elettorale o il rispetto formale dei diritti delle minoranze. Deve invece incorporare una tensione vitale, una spinta al cambiamento e un certo conflitto costruttivo che stimoli le persone a trovare soluzioni collettive alle sfide che si presentano. In breve, la partecipazione è essenziale per una democrazia autentica.
Tuttavia, questa dimensione richiede anche un cambiamento di approccio, meno focalizzato su conferenze e temi imposti dall’alto, e più incentrato sulla partecipazione attiva e condivisa. Come sottolineato nel documento preparatorio, la partecipazione è un campo d’azione collettivo e comunitario, accessibile a tutti, in cui nessuno dovrebbe sentirsi escluso dalla possibilità di influenzare i processi chiave per la promozione del bene comune.
Allo scopo di creare uno spazio di confronto, dialogo e collaborazione sono stati creati i “Laboratori della Partecipazione”, che guideranno le discussioni durante la Settimana Sociale a Trieste, affrontando questioni civili cruciali come il potere, l’educazione, la dimensione politica della carità, la responsabilità nella cura dell’ambiente e l’immaginazione politica.
I promotori della Settimana Sociale, insieme alla Diocesi, la Vita del Popolo, l’Azione Cattolica, l’Ufficio Diocesano di Pastorale Sociale, l’Associazione Partecipare il Presente e il Meic, in collaborazione con l’équipe per il cammino sinodale, hanno ideato un percorso diffuso per il territorio, un esercizio di partecipazione di base che prende il via con le prime serate della Settimana Sociale.