Parte il progetto di educazione alimentare e di conoscenza del mondo agricolo per stimolare un nuovo rapporto con il cibo – frutta e verdura in primis – e condividere con i più piccoli, a partire dai tre anni, il valore e la complessità del lavoro della terra e le eccellenze del territorio. La volontà è di estendere il Progetto ad altri territori.
BOLOGNA – Nel nostro Paese un bambino su quattro (24%) non mangia frutta e verdura ogni giorno, mentre quasi 1 bambino su 3 (29%) presenta un eccesso di peso (Fonte Istituto Superiore di Sanità, 2022); soprattutto per i bambini che vivono in città è sempre più difficile mettere in relazione i tempi e i modi della terra e quello che trovano nel proprio piatto, a casa o in una mensa scolastica.
Sono queste le riflessioni che hanno portato alla nascita del progetto ‘Magica Terra’ – promosso da Consorzio Agribologna, in collaborazione con RI.NOVA, e con il Patrocinio del Comune di Bologna – che dal prossimo 28 marzo 2023 porterà mille alunni – dai tre ai dieci anni – delle scuole dell’infanzia e primarie del comune di Bologna in visita in quattro delle aziende agricole socie del Consorzio Agribologna.
Per la prima volta, sul territorio, un progetto espressamente dedicato a un numero così importante di bambini così piccoli, per un totale di: 20 visite, 50 bambini per visita e 40 classi in tutto. ‘Magica Terra’ si rivolge al pubblico dei giovanissimi, anzi dei più piccoli ‘consumatori in erba’, perché inizino fin da subito a comprendere e apprezzare il valore del lavoro della terra, dal sorgere del sole fino a sera, dei prodotti che ne nascono, della sostenibilità e dei benefici per l’ambiente e la salute.
Il progetto è totalmente gratuito per le scuole e per il Comune, in tutte le sue fasi, compresi i trasporti per le visite alle aziende.
“Magica Terra, il progetto che Agribologna offre alla città” – dichiara Daniele Ara, Assessore alla Scuola, con delega all’Agricoltura e alle Risorse, Comune di Bologna – “ha la funzione di fare educazione rurale e ambientale. Ci tengo a questa parola ‘rurale’, perché è molto importante che la nostra città riscopra i legami con il territorio agricolo e farlo a scuola ci consente di fare un’operazione culturale molto interessante: parlare di alimentazione, di sani stili di vita, di consumo di frutta e verdura locale prodotta con metodi biologici o integrati. La nostra scuola offre una ristorazione scolastica molto significativa, che raggiunge 25 mila utenti, e può fare molto, sia nell’intercettare le filiere produttive locali, sia nell’informare bambine e bambini e le loro famiglie sull’importanza di una corretta alimentazione”.
‘Magica Terra’ inizia in classe, con il project work che anticipa e prepara la visita ‘sul campo’. Alunni e insegnanti sono stati invitati a cimentarsi nella realizzazione di un elaborato dedicato al mondo dell’orto o più in generale all’agricoltura, ai suoi frutti, alla cultura della terra e a chi la lavora e se ne prende cura. Può trattarsi di un testo (racconto, poesia, slogan, o altro) o un disegno, un video, una canzone, nella più piena creatività espressiva. Il viaggio di ‘Magica Terra’ si dirige poi in gita didattica nelle aziende agricole, dove in un’atmosfera di gioco e magia i contadini raccontano il proprio lavoro, le specificità dei prodotti, i metodi di coltivazione, la cura della terra e dell’ambiente.
L’esperienza prosegue quindi a scuola, grazie a strumenti didattici mirati e all’orto che verrà donato alle classi, perché possa diventare strumento e laboratorio di riflessione e cura, anche nei mesi successivi alle visite in programma. Al centro delle visite ci sono sempre aziende e prodotti ‘speciali’, tutti biologici o a produzione integrata nel dettaglio la Società Agricola Tagliavini Marco e Loris, la Cooperativa Agricola e Sociale Coltivare Fraternità, la Società Agricola IPOM S.R.L., la Società Agricola Naturalmente Laffi dove i bambini potranno scoprire storia e metodo di coltivazione della zucchina chiara di Bologna, di recente coperta da marchio collettivo di tutela, dei tipici radicchi e lattuga del territorio, per arrivare ai pomodori coltivati, anche nei mesi più freddi, grazie a tecniche avanzate ed ecocompatibili.