La sezione della Lega Nord di Mogliano era commissariata da più un anno e mezzo. Era, perché da alcuni giorni non lo è più. Alberto Gherardi è stato nominato all’unanimità Segretario della Sezione di Mogliano.
Gherardi aveva già ricoperto il ruolo dal 2008 al 2010 portando alla vittoria la Lega Nord nelle Amministrative del 2009. Il nuovo segretario ha chiarito subito come intende governare la sezione e quali trasformazioni propone al gruppo per arrivare pronti all’appuntamento elettorale del 2019.
“Dobbiamo usare il tempo come uno strumento – afferma Gherardi – non come una poltrona. Dobbiamo trasformare una sezione affaticata dalle alterne vicende, succedutesi negli anni, in un’altra più dinamica e produttiva di idee e di spinta propulsiva di ideali. Ce la metterò tutta per raggiungere lo stesso risultato elettorale del 2009″.
“Punti fondamentali per raggiungere questo scopo sono: Trasformazione della sezione con una massiccia campagna di tesseramento, l’obbiettivo è di avere 200 elementi tra militanti e sostenitori; Trasformazione delle relazioni con un collegamento stabile con i Consiglieri Azzolini, Bortolato, Severoni e Copparoni per iniziare subito una battaglia in Consiglio sui temi cari ai moglianesi; Trasformazione dei candidati con la ricerca dei candidati più produttivi i termini di consenso”.
“E ancora. – aggiunge Gherardi – Trasformazione delle scelte strategiche cercando di aggregare intorno al nostro candidato sindaco una serie di forze, anche civiche, che si riconoscano nel centro destra;Trasformazione della maggioranza costruendo una squadra forte per governare senza tentennamenti, senza invidie, senza faide”.
“Valorizzazione delle competenze, – conclude il segretario – dobbiamo individuare tra gli iscritti coloro che hanno un valore aggiunto in termini di comprensione degli argomenti focalizzando delle risposte politiche senza dimenticare il mezzo con cui le idee verranno veicolate. La differenza ormai la fanno i social; trasformazione dell’idea di città, indicare ai moglianesi che non sono periferia ne di Mestre ne di Treviso, ma che sono la cerniera territoriale di queste due realtà”.