Ho conosciuto Annalisa nel 2009 e da subito mi colpì la sua impronta lavorativa, differente, più umana, più attenta, considerando tra l’altro l’elevata carica pubblica da lei ricoperta. Fui sorpreso, lo ammetto ed anche un po’ diffidente, ma il tempo mi confermò che avevo davanti una persona non solo molto preparata nel suo campo, ma anche con la voglia di fare e di mettersi in gioco. Questo suo essere è assolutamente in linea con un auspicabile e nuovo modo di fare Pubblica Amministrazione, dove dialogo e persona al centro diventano due punti fondamentali su cui fondare il proprio operato.
Come dicevo da quasi 5 anni Annalisa è entrata nel nostro CdA portando le esperienze di cui sopra e la rara dote di voler ascoltare e capire i problemi che purtroppo sono il patrimonio di chi segue un disabile.
Con lei abbiamo passato numerose giornate ad imbastire progetti a definire nuovi spazi e opportunità per i disabili sia nel territorio che nel Gris. Non posso non ricordare le lunghe giornate a discutere del progetto di riattivazione delle cucine e della possibilità di dare spazi a ragazzi disabili in percorsi legati all’attività culinaria. Non posso non ricordare la gioia e l’emozione per la prima produzione di biscotti di 3 anni fa. Non posso non ricordare la ripartenza della piscina. Non posso non ricordare i numerosi convegni organizzati insieme… tanti progetti, tanti sogni, tanti successi.
Ora premetto che sono sempre stato un sostenitore del cambiamento come leva di crescita, ma quando ci si trova davanti ad una persona che oltre alle capacità professionali ci mette il cuore e la passione ed è supportata dai risultati ottenuti, allora non posso non associarmi a tutte le altre realtà che oggi chiedono all’assessore Lanzarin di riconfermarla alla guida di un Ente storico in cui i risultati ottenuti sono sotto gli occhi di tutti. Qui il cambiamento potrebbe rivelarsi dannoso, rischiando di rendere più macchinoso il circuito eccellente e funzionale creato da Annalisa. Un circuito che ad oggi vede lavorare, dialogare e coesistere decine di Associazioni e realtà impegnate nel sociale, realtà che per la prima volta ritrovano tra le braccia del Gris un terreno fertile dove coltivare le proprie aspirazioni e sogni per il futuro.
Siamo quindi di fronte ad un rischioso cambiamento, un cambiamento che ad oggi, citando Lao Tzu, potrebbe farci tornare tutti indietro, trasformandoci da splendida farfalla a più semplice bruco.”