Il 26 agosto è una data significativa per le donne di tutto il mondo, in particolare per quelle americane. Si tratta, infatti, del Women’s Equality Day, la giornata mondiale dell’uguaglianza delle donne. Commemora l’adozione del diciannovesimo emendamento alla Costituzione degli Stati Uniti, avvenuta nel 1920. Questo emendamento proibiva agli Stati e al governo federale di negare il diritto di voto ai cittadini americani sulla base del sesso.
Istituito nel 1971 su iniziativa della deputata Bella Abzug, una delle leader del movimento femminista statunitense. La sua proposta fu approvata dal Congresso nel 1973, con la risoluzione H.J. Res. 52. Autorizzava e richiedeva al presidente di emettere un proclama in commemorazione di quel giorno in cui le donne in America ottennero per la prima volta il diritto di voto.
Ma perché è importante celebrare questa giornata?
Ci ricorda il lungo e difficile percorso che le donne hanno dovuto affrontare per conquistare i loro diritti civili e politici. Invita a riflettere sulle sfide che ancora oggi devono superare per raggiungere una piena parità tra i sessi.
La lotta per il suffragio femminile negli Stati Uniti ebbe inizio nel 1848, con la storica Convenzione di Seneca Falls, in cui un gruppo di attiviste redasse una dichiarazione dei diritti delle donne ispirata alla Dichiarazione d’Indipendenza americana. Tra le firmatarie c’era anche Susan B. Anthony, una delle figure più importanti del movimento suffragista.
Per oltre settant’anni, le donne americane si mobilitarono con manifestazioni, petizioni, campagne di sensibilizzazione e azioni legali per ottenere il riconoscimento del loro diritto di partecipare alla vita democratica del Paese. Dovettero affrontare resistenze, ostacoli e discriminazioni da parte delle istituzioni, dei media e della società patriarcale. Furono anche vittime di violenze, arresti e persecuzioni.
Il loro impegno fu finalmente premiato il 18 agosto 1920, quando il Tennessee fu l’ultimo Stato a ratificare il diciannovesimo emendamento, rendendolo così parte integrante della Costituzione. Il 26 agosto dello stesso anno, il Segretario di Stato Bainbridge Colby firmò il proclama che sanciva ufficialmente l’entrata in vigore dell’emendamento.
Da allora, le donne americane hanno potuto esercitare il loro diritto di voto e hanno continuato a lottare per affermare la loro presenza e il loro ruolo nella politica, nell’economia, nella cultura e nella società. Hanno ottenuto importanti conquiste in materia di istruzione, lavoro, salute, famiglia e diritti umani. Hanno anche contribuito a cambiare le mentalità e a promuovere una cultura dell’uguaglianza e del rispetto.
Tuttavia, nonostante i progressi compiuti, le donne americane devono ancora affrontare numerose sfide e disparità. Tra queste, si possono citare:
- La violenza di genere,
- La discriminazione salariale,
- La scarsa rappresentanza nelle posizioni di potere e di leadership,
- Gli ostacoli all’accesso all’assistenza sanitaria e alla contraccezione,
- Le difficoltà a conciliare vita professionale e familiare.
Per questo motivo, il Women’s Equality Day non è solo una celebrazione del passato, ma anche un’occasione per guardare al futuro e rinnovare l’impegno per la realizzazione di una società più giusta ed equa per tutti. Esso ci ricorda anche che la lotta per i diritti delle donne è una lotta universale, che riguarda tutti gli esseri umani, indipendentemente dal loro genere.
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A.G.