«Siamo davvero preoccupati per i numeri emersi dal rapporto annuale della Direzione centrale per i servizi antidroga del Ministero dell’Interno. – ha detto Sara Visman, candidata sindaca del M5S a Venezia – Mestre è risultata la terza città con più sequestri di eroina nel 2019, dietro solo a Milano e Roma, due metropoli con un numero di abitanti nettamente maggiore.» A preoccupare la capogruppo comunale del Movimento 5 Stelle c’è anche la sicurezza dei residenti nelle zone dello spaccio: «Tra le nostre proposte c’è l’istituzione di presidi fissi della polizia locale, che possano intervenire tempestivamente. Anche la richiesta di una rotazione diversa dei pattuglioni misti esercito-forze dell’ordine (non solo in piazza Ferretto, per dire) contribuirebbe ad una sterzata nel degrado che stiamo osservando».
Secondo Visman infatti, le politiche repressive attuate dalla giunta Brugnaro non sono state efficaci: «L’utilizzo delle unità cinofile, l’introduzione del Daspo e le dotazioni di armi da fuoco e taser hanno prodotto un effetto-spettacolo, ma sul campo sono risultate impalpabili: non sono servite a cambiare questa tendenza che ci allarma giorno dopo giorno. È sotto gli occhi di tutti che la situazione è fuori controllo.»
A preoccupare anche il fatto che a richiedere sostanze stupefacenti siano sempre più spesso i giovani, la cui età media si sta drammaticamente abbassando: «Servono progetti a lungo termine, per sensibilizzare e informare le giovani generazioni, parlando il loro linguaggio e stimolandoli ad essere tramite e leader positivi presso i loro coetanei. In questo modo i ragazzi formati potranno informare gli altri giovani sui rischi legati alla droga, con le attività cosiddette ‘peer to peer’. Ma non solo . – ha sottolineato Visman – perché tutta la cittadinanza dev’essere coinvolta da nuove campagne di sensibilizzazione. L’aspetto sociale della lotta alla droga è uno degli aspetti in cui il Comune dovrà essere protagonista, non silente e rinunciatario come è stato in questi anni.»