“Questa è una delle migliori carte che ci stiamo giocando e che ci permettono di essere l’unica Regione d’Italia a non aver imposto ai cittadini un’addizionale regionale Irpef sulla sanità. Una programmazione dalla quale mi auguro traspaia con chiarezza l’entità dello sforzo economico che sostiene il funzionamento dell’intera macchina sanitaria e la sua vastità”. Lo dice l’Assessore alla Sanità della Regione del Veneto, commentando la Programmazione pluriennale per gli acquisti centralizzati in sanità che, per le gare assegnate nel 2016-2017, pari a un totale di 4 miliardi 300 milioni, ha prodotto risparmi per 180 milioni circa.
“Mentre continuano a imperversare troppi maghi Merlino con le loro bacchette magiche – aggiunge l’Assessore – la Regione ha cominciato questo immenso e concreto lavoro di riforma delle modalità d’acquisto già dal 2011 e oggi possiamo presentare risultati esemplari”.
Tra questi, l’Assessore indica anche “l’essere riusciti a spingere il mercato a adeguarsi e a offrire prezzi sempre più convenienti per le casse pubbliche. Un risultato impensabile fino a pochi anni fa, perché questa volta le regole del mercato le ha fatte il
pubblico senza subirle, costituendo una situazione virtuosa che non potrà modificarsi in futuro”.