La data delle elezioni amministrative si avvicina a grandi passi e abbiamo ritenuto opportuno chiedere il punto di vista sulla campagna elettorale e sull’amministrazione uscente a persone che sappiamo essere influenti per la loro esperienza politica e conoscenza della città.
Il primo da noi intervistato è stato Ugo Bugin, storico sindaco di Mogliano, il cui cuore – tutti sappiamo – batte a sinistra, ma uomo obiettivo e intellettualmente onesto. Bugin è ancora molto rispettato e amato dai moglianesi e molti hanno dichiarato che voterebbero volentieri ancora per lui.
Bugin, sei stato un sindaco che molto ha fatto per Mogliano e conosci a fondo la città e i suoi problemi. Siamo prossimi alle nuove elezioni amministrative e la situazione politica è fondamentalmente cambiata negli ultimi tempi. Come vedi quindi queste prossime elezioni in città?
Sono elezioni locali ma hanno il loro peso. Osservo che tra i risultati comunali di cinque anni fa e quelli delle ultime politiche a Mogliano è stato registrato un cambiamento sostanziale di forza tra i partiti. La prevalenza tradizionale del Centro Sinistra in città è apparsa indebolita con l’avanzamento forte di due partiti, Lega e 5 Stelle.
Alla luce di quanto detto, la rielezione del Centro Sinistra non è scontata. I risultati messi a punto dall’ultimo sindaco hanno alcuni aspetti positivi. Ha ereditato una situazione molto pesante sul fronte economico, i mezzi comunali non erano rosei. Erano rimaste aperte molte partite difficili da risolvere e per governare ci vuole sì buona volontà, ma anche risorse economiche. La giunta uscente ha risolto bene alcuni problemi, ma altri meno bene.
Per esempio nella fase finale di questa amministrazione sono state realizzate delle opere molto importanti, ma molto meno bene, anzi male, sul punto dei servizi sociali.
Abbiamo esaminato l’operato dell’amministrazione uscente, ma ora parliamo dell’empatia, del gradimento che sindaco e amministrazione godono tra la cittadinanza.
Questa amministrazione è debole nel rapporto con i cittadini. L’impatto con la popolazione, con cui ho molti contatti, è molto scarso, si coglie che il sindaco e la giunta sono sentite come entità lontane. Le critiche su questo sono generalizzate e poco entusiasmanti.
È un grosso problema; quando si amministra, il consenso si basa non solo su quello che riesci a fare ma anche dal rapporto di simpatia ed empatia che stabilisci con gli elettori. Qui c’è la sensazione di un distacco che deve essere recuperato se vuoi prendere i voti.
In campagna elettorale devi tentare di recuperare un rapporto di simpatia. A Mogliano c’è sempre stata vicinanza tra sindaci e cittadini. Inoltre è sensazione generalizzata che vi sia un’impostazione molto chiusa dell’amministrazione cittadina, circoscritta al solo sindaco, cosa che non favorisce l’allargamento del consenso.