Non bastasse la guerra, ora la popolazione ucraina ha un nemico in più: il freddo. In Ucraina le temperature possono scendere anche sotto i 20 gradi.
Fonti ufficiali comunicano come, in tutto il Paese, oltre il 40 per cento delle centrali elettriche sia ormai fuori uso, con conseguenti blackout, interruzione di fornitura d’acqua e riscaldamento. E la Russia sta continuando a bombardare le centrali ancora funzionanti.
Tutta Italia si sta mobilitando. Come aiutare?
Ognuno di noi ha il maglione che si mette poco, la giacca che non veste più, calzamaglie, cappelli e sciarpe in esubero.
Basterebbe un paio di capi in meno per noi, per dare calore alle famiglie ucraine. Qualcuno potrà dire come sia importante aiutare le persone più fragili anche qui.
Allora vogliamo pensare a un piccolo miracolo di Natale? Che sia per l’Ucraina e per le nostre famiglie in difficoltà. Non ci sono poveri di serie a o serie B. Ci sono solo persone che soffrono. A ogni latitudine.
Facciamo in modo che le nostre gocce di solidarietà siano l’inizio di un mare di abiti invernali per tutti. Da chi ha freddo a Kiev fino a Treviso e Venezia, per esempio.
Con una differenza: nella Marca e nel Veneziano arrivare a -20 è improponibile.
Nel nostro territorio non siamo proprio pochi: qualcosa di caldo a testa, per chi può, significa fare davvero la differenza, anche se non sembra.
UNA STORIA DI QUALCHE ANNO FA. Voglio raccontarvi un episodio di tanti anni fa, proprio nel periodo di Natale. Scoperto che i bambini e ragazzi dell’orfanotrofio di Dubrovnik erano ospitati a Lignano, e avendo in squadra un giocatore serbo e uno croato – in piena guerra dei Balcani – l’allora Voltan Volley Mestre lanciò una raccolta indumenti e giocattoli in occasione di una partita casalinga.
Io c’ero. E vi posso garantire che l’atrio del Taliercio traboccava, e che si è stati costretti a chiedere un TIR, perché nel furgone ipotizzato all’inizio ci stava un centesimo delle donazioni spontanee raccolte.
Questo è un invito a far parlare il cuore. Perché oggi succede a qualcun altro, ma qualcun altro, un giorno, potremmo proprio essere noi. cricol
LA RACCOLTA INDUMENTI INVERNALI A PREGANZIOL
A Preganziol fino al 18 dicembre è possibile donare abiti invernali, anche usati purché puliti e in buono stato.
Il punto raccolta delle donazioni è alla Casa degli Alpini in via Europa 30 (zona Iperlando), tutti i pomeriggi dal lunedì al venerdì dalle 17.00 alle 19.00.
Il sabato è possibile portare gli indumenti anche il mattino, dalle 10.00 alle 12.00 e nel pomeriggio dalle 17.00 alle 19.00. La domenica, invece, la Casa degli Alpini riceverà gli abiti invernali dalle 10.00 alle 12.00.
L’A.N.A. Preganziol aderisce all’iniziativa “Un Ponte per la Vita” di Rotary Club Marco Polo Passport e Associazione Nazionale Assistenti Sociali.