«Abbiamo deciso di astenerci sulla proposta di legge statale in materia di videosorveglianza negli asili nido, nelle case di riposo e nelle strutture per disabili: il provvedimento centra un problema, quello degli abusi su persone che non si possono difendere, ma non inquadra la soluzione. Manca completamente un’ottica preventiva, la Lega conferma il suo approccio ideologico puntando sulla repressione». Così i consiglieri regionali Patrizia Bartelle (Italia In Comune), relatrice di minoranza del pdls n. 20, e Piero Ruzzante (Liberi E Uguali).
I due consiglieri hanno presentato un emendamento, approvato dal consiglio regionale, che prevede la videosorveglianza negli uffici dei direttori, dirigenti e uffici amministrativi. Approvato anche l’ordine del giorno, presentato anch’esso da Bartelle e Ruzzante, che impegna la Giunta regionale “ad attivare e sostenere, in funzione di prevenzione e per quanto di propria competenza, tutte le azioni che consentano di intervenire sulle caratteristiche strutturali e di gestione dei servizi e, con particolare riferimento agli asili nido, a vigilare e verificare la sussistenza di un adeguato e corretto rapporto numerico educatori/bambini”.
«Se si volesse davvero affrontare il problema – commenta Bartelle – si potrebbero seguire le indicazioni fornite ad esempio da Save the Children, che propone l’adozione di un codice di condotta specifico e vincolante per ogni adulto a contatto con i minori e di organizzare gli ambienti educativi al fine di impedire, a tutela dei bambini e degli stessi operatori, situazioni di isolamento». «Introdurre le telecamere, inoltre, può essere controproducente anche dal punto di vista delle indagini giudiziarie: un malintenzionato sa di essere videosorvegliato è in grado di adottare comportamenti atti a eludere la videosorveglianza. Altra cosa – sottolinea la consigliera regionale di Italia In Comune – è l’utilizzo delle telecamere da parte delle forze dell’ordine, predisposta in segreto nell’ambito di indagine».
«La verità – conclude Bartelle – è che per prevenire la violenza all’interno degli istituti di cura bisogna investire in formazione: inserire persone formate all’interno di una struttura vuol dire rivoluzionare quella struttura, l’ho provato nella mia esperienza personale».
«Ricordo che è sempre stato il Centro Destra a essere contrario all’utilizzo di telecamere, intercettazioni ed altri strumenti di acquisizioni della prova in ambito d’indagine giudiziaria – puntualizza Ruzzante –. Oggi la Lega si smentisce, ma sbaglia bersaglio. Non bisogna prendersela con i lavoratori, in modo indiscriminato. L’obiettivo deve essere quello di prevenire atti violenti e, quando malauguratamente si verificano, individuare i colpevoli utilizzando tutti gli strumenti a disposizione. Non si può generalizzare, mi dispiace il Pd abbia votato a favore, è un’offesa per le decine di migliaia di lavoratori che operano con correttezza e grande dedizione».
«Ora che il consiglio ha approvato il nostro emendamento per estendere i controlli ai dirigenti, che gestiscono milioni di euro di appalti, aspettiamo – conclude Ruzzante – le telecamere all’interno delle auto blu della Giunta regionale».