Siglinde la mamma e Hans Peter il babbo, nato a Sesto Pusteria, non propriamente nel cuore della penisola e di cognome fa Sinner.
Con questi presupposti il destino ti porta dritto dritto sulla neve, con un paio di sci ai piedi o al massimo uno slittino, uno snowboard.
E in effetti il nostro enfant prodige parte da qui, salvo innamorarsi un giorno di una racchetta e di una pallina da tennis.
Ovviamente nel mezzo ci sono l’incontro felice con un grande maestro che di nome fa Riccardo Piatti e un’innata predisposizione, un talento da coltivare.
Che piano piano sembra sbocciare, dalla neve alla terra rossa, al sintetico, a suon di rovesci e diritti, di vantaggi e di game.
È solo l’inizio, ma Jannik Sinner sembra averci preso gusto, l’italiano dal nome improbabile è il più giovane ad aver vinto un torneo Atp.
Un ragazzo normale, appassionato di go- kart, che divora Netflix e tifa per il Milan, oltre a portarsi sempre appresso la play-station ed avere un nugolo di ragazzine che hanno iniziato a seguirlo.
Ora senza fretta attendiamo riscontri e conferme, puà solo migliorare.
Instacult di Mauro Lama