La cena di Natale della Benetton Rugby si è trasformata per Cherif Traorè, pilone della nazionale italiana di origine guineane, un vero e proprio incubo.
Come da tradizione in molte realtà sportive, ci si scambia i regali con il Secret Santa, ovvero ognuno fa un regalo anonimo, spesso ironico, scherzoso e al di sopra delle righe. Questa volta però il dono è andato ben oltre la classica goliardia, Traorè infatti, si è visto aprire un sacchetto dell’umido con dentro una banana marcia. Un chiaro segnale di razzismo, per di più seguito dalle risate dei compagni e di fronte a ragazzi giovani.
Il giocatore ha così deciso la mattina seguente di denunciare il fatto sul suo profilo Social:
“All’interno del mio regalo ho trovato una banana. Una banana marcia, dentro un sacchetto dell’umido. Oltre al fatto di reputare il gesto offensivo, la cosa che mi ha fatto più male e vedere la maggior parte dei miei compagni presenti ridere. Come se tutto fosse normale.“
Nel Post il giocatore prosegue:
“Non ho dormito tutta la notte.
A questo Secret Santa erano presenti anche ragazzi giovani, di origini diverse. Ho deciso di non stare in silenzio questa volta per fare in modo che episodi come questo non succedano più per evitare che altre persone si ritrovino in futuro nella mia situazione attuale.“
La risposta in un comunicato ufficiale della Società non si è fatta attendere:
“In riferimento al post comparso questa mattina sui profili social del giocatore biancoverde Cherif Traore, il Benetton Rugby tiene a ribadire di aver sempre condannato con la massima fermezza ogni espressione di razzismo e/o forma di discriminazione. Non fanno parte della nostra cultura e non rappresentano la nostra identità ed i nostri valori. Lo abbiamo sempre dimostrato con i fatti, non solo con le parole, e continueremo a sostenerlo con forza.
Comportamenti simili non hanno nulla che vedere con lo sport e davanti ad episodi del genere Benetton Rugby sarà sempre dalla parte del rispetto delle persone, della loro cultura, della loro etnia, della loro fede e della loro dignità.“
Photo Credits: Benetton Rugby