È ufficiale, la scuola riparte il 13 di settembre. Ma dove eravamo rimasti? Dalla madre di tutte le battaglie, ovvero gli immarcescibili banchi a rotelle che furono almeno 2,5 milioni e sarebbero dovuti servire a rispettare il metro di distanza e accogliere infanti quanto più possibile allontanando il nemico numero uno, la didattica a distanza.
Si narra che la Ministra Lucia Azzolina non riesca ancora a riposare di notte per questo, con aule e rotelle che rimbalzano nei suoi sogni, beffarde e ineffabili. Ma ecco la sorpresa, nelle pieghe, negli anfratti reconditi del decreto “Sostegni bis” eccoli qua i 6 milioni tondi tondi che servirebbero a “completare l’acquisizione degli arredamenti scolastici” introdotto con un emendamento in commissione Bilancio alla Camera. Di banchi non si parla ma è del tutto evidente che la misura si riferisce principalmente alle sedute per gli alunni e sfidare per l’ennesima volta i pochi spazi in cantiere. Facendo rapidamente due conti vergati con la bic sulla carta del salumiere i sei milioni si sommano ai 318 spesi andati lo scorso anno, secondo i dati diffusi dalla struttura commissariale a febbraio 2021, di cui 119 milioni per gli stoici 434mila a rotelle e 199 invece per i 2,1 milioni tradizionali.Con buona pace della Lucia Azzolina che attende settembre come un bambino il panino con la nutella all’ora della merenda.
Zero Biscuit di Mauro Lama