CASALE SUL SILE – nella quarta puntata del reportage realizzato da Fanpage “Bloody Money” si parla di criminalità organizzata, riciclo di denaro e Porto Marghera.
Fanpage ha reso noto il nome della donna legata a un colonnello padovano dell’Esercito, e si tratta di un bio-architetto che dice di essere docente di criminologia ambientale all’Università di Padova e vicepresidente nazionale dei Cad, Centri di ascolto e prevenzione del disagio.
Nunzio Perrella, ex boss della Camorra, oggi “agente provocatore” di Fanpage, incontra dunque la donna, M.G.C., 56enne originaria di Casale sul Sile e residente a Treviso, ex docente di criminologia ambientale al Campus Ciels di Padova.
Il primo incontro risale a novembre 2017. Perrella le sottolinea per cinque volte che i soldi a disposizione sono della Camorra ma lei non si scompone.
Un imprenditore con cui si accompagna parla di un progetto da 500 milioni di euro a Porto Marghera: l’obiettivo è realizzare un terminal Gtl di prodotti petroliferi. Spiega che questi soldi possono essere “ripuliti” ed entrare nell’affare.
La donna e l’imprenditore chiedono 21 milioni di euro il 26 gennaio 2018 .
Perrella controlla le aree dove dovrebbe sorgere il deposito. Mentre la 56enne consiglia di concludere entro un anno.
Nel centro Vega, dove si danno appuntamento durante un incontro istituzionale col ministro Galletti, il sindaco Brugnaro e altre personalità, la donna non riesce a parlare col primo cittadino veneziano.
Il gruppo parla con un direttore di Confindustria e un dirigente comunale. Poi parlano col ministro Galletti ma vengono dirottati a una collaboratrice.
Pochi giorni più tardi in un bar di fronte alla stazione di Mestre, la trattativa continua, fino alla consegna della caparra dei 21 milioni di euro richiesti dalla coppia
Perrella arriva con un trolley contenente dei paccheri napoletani. Viene caricato nel bagagliaio dell’auto dell’imprenditore e si allontana.
Ecco il video del reportage realizzato da FanPage
Riccardo Rocchesso
Fonte. FanPage / Oggi Treviso