La (ri)partenza del presente con gli occhi puntati verso il futuro. Recita così il claim legato alla sessantesima edizione del Salone del Mobile di Milano. Ma quello che si è respirato dal 7 al 12 giugno a FieraMilano Rho, sapeva da tutto, tranne che da una scontata e inflazionata “ripartenza”.
Slancio, entusiasmo, decine e decine di idiomi diversi, tecnologia, sostenibilità, natura. No. Non si è trattato di sola ripartenza: è stata energia propulsiva verso la realizzazione di quello che di buono abbiamo imparato in questi due anni impegnativi.
Attraversando i padiglioni, dagli operatori e dal pubblico sono state premiate le aziende che hanno avuto il coraggio di parlare la lingua dell’autenticità, ma anche coloro che hanno riconosciuto nella contemporaneità, nella tecnologia e nella difesa della natura il nuovo lusso.

SESSANT’ANNI DI SALONE
Quest’anno il Salone ha festeggiato sessant’anni. Sessant’anni vissuti nel nome, della qualità e dell’innovazione. E, oggi, più che mai, della responsabilità ambientale e sociale. Il Salone celebra un traguardo ma non si ferma: le nuove sfide riguardano una visione del sistema arredo necessariamente etico e consapevole – un design che sia capace di progettare condizioni e spazi di benessere, rifugio, inclusione.
«Stiamo sperimentando nuovi modi di lavorare, viaggiare, abitare. Una quotidianità da ricostruire che ci sfida e che ci spinge a reiventarci. Un intero settore sta già lavorando per dare delle risposte su come gli spazi che viviamo debbano adattarsi ai cambiamenti. Questo Salone è finalmente l’occasione per condividerle» afferma Maria Porro, Presidente del Salone del Mobile.Milano «Crediamo in un Salone che abbatte i confini, si fa ponte culturale e acceleratore di processi virtuosi nel rispetto dell’ambiente, come nell’istallazione Design with Nature di Mario Cucinella».

Qualità, impegno, coesione e tanto lavoro verso un’unica direzione e i risultati hanno superato le aspettative: Oltre 262.000 le presenze alla 60a edizione del Salone del Mobile.Milano che supera ogni aspettativa in termini di affluenza e sancisce il rilancio internazionale della città e di un intero sistema, confermando la forza catalizzatrice dell’evento.
Il Salone del Mobile.Milano, tornato nella veste tradizionale e salutato dal messaggio del presidente della Repubblica Sergio Mattarella, si è concluso con un risultato molto positivo a riconferma della forza attrattiva e della grande capacità di coinvolgimento della Manifestazione a livello mondiale.
I NUMERI
2.175 sono stati i brand espositori, di cui il 27% esteri, tra cui 600 giovani designer. In termini di affluenza di visitatori, le presenze registrate sono state 262.608, in sei giorni, da 173 Paesi. Il 61% di buyer e operatori di settore proveniva dall’estero. Quasi totale la mancanza di cinesi e russi che, nel 2019, contavano più di 42.000 presenze.
«Abbiamo investito sulla qualità e dimostrato la voglia di continuare a produrre innovazione e ‘raccontare le storie’ delle nostre aziende e dei nostri prodotti. Siamo stati il motore che ha riacceso nel migliore dei modi la città, con la quale il rapporto è sempre strettissimo» conclude la presidente.