«La Lega ha perso l’occasione di ascoltare i giovani e gli studenti del Veneto, che due settimane fa sono venuti davanti a Palazzo Ferro Fini a manifestare pacificamente contro il servizio militare obbligatorio. Dispiace constatare che chi governa a Venezia e a Roma abbia così poca stima e fiducia nelle nuove generazioni, che la Lega vuole condannare a una corvè di Stato». Così il consigliere regionale Piero Ruzzante (Liberi e Uguali), dopo l’approvazione del “pdl naja” di cui è stato relatore di minoranza.
«Se non altro siamo riusciti, come minoranza, a salvare il servizio civile che la Lega voleva cancellare. Con un emendamento, condiviso con la consigliera Baldin (M5S), abbiamo impedito questo oltraggio alle numerosissime associazioni di volontariato che operano nel nostro territorio anche grazie al servizio civile».
«Abbiamo anche evitato – sottolinea Ruzzante – il servizio di leva su base regionale, una formulazione che evocava degli “eserciti regionali” di cui proprio non si sente il bisogno».
«Tolte queste piccole ma importanti modifiche, la maggioranza ha respinto ogni emendamento che modificasse l’impianto della legge: resta il servizio militare, resta l’obbligo, continuano a mancare i soldi e le garanzie che la nuova naja di Zaia non vada a ostacolare il percorso di studi. La Lega non ha voluto ascoltare i giovani veneti e ha scelto di portare avanti un provvedimento di pura propaganda, che non ha alcuna speranza di diventare legge poiché non ha i numeri in Parlamento: la mia scommessa – conclude Ruzzante – è che tra un anno questa proposta di legge non sarà ancora arrivata all’esame della Camera. A quel punto, chiederò ogni settimana che fine ha fatto…».