Da oggi, la Asl Roma 6 entra a far parte delle 13 strutture identificate dalla Regione Lazio per operare la somministrazione degli anticorpi monoclonali (Mabs) anti Covid-19 a pazienti risultati positivi all’esordio della malattia, con sintomi lievi-moderati e specifici fattori di rischio.
Cosa sono i monoclonali?
Si tratta di anticorpi prodotti grazie a tecniche di immunologia cellulare e ingegneria genetica, specifici contro un solo antigene (in questo caso la proteina spike del virus Sars-CoV-2).
“Nell’ultimo anno – afferma il direttore generale di Asl Roma 6, Narciso Mostarda – la pandemia ha messo a dura prova la tenuta delle strutture ospedaliere” e ha determinato “la creazione di posti letto dedicati che hanno inevitabilmente ridotto le risorse per le altre patologie, con squilibri nella gestione di malattie croniche, acute e nella diagnosi precoce di malattie severe”.
Come riposta il quotidiano SIR, la situazione di emergenza che si è venuta a creare ha spinto la ricerca scientifica a concentrarsi su due fronti: la prevenzione, con lo sviluppo dei vaccini, e la terapia, con farmaci utili a evitare la progressione della malattia verso una forma più severa e a rischio vita.
Gli studi effettuati finora suggeriscono che l’utilizzo dei Mabs anti-Sars-CoV-2 in contesti precoci risulti associato al calo delle ospedalizzazioni, delle visite e degli accessi in Pronto soccorso.
“Con l’attivazione del Centro per la somministrazione degli anticorpi monoclonali – conclude Mostarda – l’Ospedale dei Castelli entra a far parte di un network di Istituti di ricerca e di Università che partecipano alla fase iniziale della somministrazione di cure innovative per la popolazione”.
Fonte: www.agensir.it