Ieri, mercoledì 18 luglio, si è tenuta l’udienza presso il Tribunale amministrativo di Venezia. I giudici stanno valutando i ricorsi proposti dal Comune di Venezia e dalla Città Metropolitana avversi l’indizione, da parte della Regione del Veneto, del referendum consultivo fissato per il 30 settembre sulla divisione del Comune di Venezia. La sentenza dovrebbe arrivare in tempi brevissimi, ragionevolmente prima della pausa estiva, poiché i giudici stessi hanno annunciato “tempi celeri”.
Entro la fine di luglio quindi, potremo sapere se l’iter seguito dalla Regione, per indire il quinto referendum di separazione “Venezia-Mestre”, sia legittimo o meno. Secondo il Comune di Venezia, avallando la consultazione, si andrebbe contro la legge Delrio, che presuppone un nulla osta da parte del Consiglio comunale (non della Regione) e porterebbe il bacino degli aventi diritto al voto ad allargarsi a tutti i cittadini appartenenti alla città metropolitana.
I comitati a sostegno del referendum dichiarano di aver raccolto le firme prima dell’entrata in vigore della legge istitutiva della città metropolitana, quindi, secondo l’articolo 133 della Costituzione, la competenza apparterrebbe alla Regione.
Ora si attende la decisione dei giudici. Fra una decina di giorni sarà stabilito se i mestrini e i veneziani saranno o meno chiamati alle urne il 30 settembre.
Fonte: VeneziaToday