Chi presenterà la domanda entro il 31 marzo, otterrà il beneficio a fine aprile; i cittadini che formuleranno al domanda per il reddito dal primo aprile, riceveranno il beneficio a maggio
Da oggi, 6 marzo, si aprono i termini per presentare domanda per il reddito di cittadinanza: le richieste vanno presentate alle Poste, oppure ai Caf o online nel sito se in possesso di SPID. “Presso i 39 Centri per l’impiego del Veneto gli interessati trovano già da oggi gli avvisi su come richiedere il reddito – informa l’assessore Donazzan. – Anche se in questa prima fase operativa i CPI non sono coinvolti direttamente, in tutte le sedi centrale e decentrate sono disponibili cartelli informativi su dove presentare la domanda e sulle modalità di rilascio. Da aprile, dopo che l’Inps avrà verificato i requisiti dei richiedenti e le Poste avranno consegnato agli aventi diritto la carta prepagata che erogherà il reddito, i Centri per l’Impiego convocheranno i beneficiari per l’inserimento occupazionale”.
I cartelli predisposti da VenetoLavoro e Regione Veneto e affissi nelle sedi dei CPI del Veneto spiegano che il reddito di cittadinanza deve essere richiesto a uffici postali, Caf e online. Per presentare domanda bisogna essere in possesso del proprio Isee in corso di validità. L’Inps verificherà i requisiti e comunicherà al cittadino l’esito della richiesta tramite e-mail o sms. In caso di esito positivo, Poste Italiane contatterà il cittadino per fissare un appuntamento all’ufficio postale e ritirare la carta prepagata sulla quale sarà erogato il reddito. I beneficiari del reddito saranno convocati dai Centri per l’Impiego successivamente al rilascio del reddito di cittadinanza da parte dell’Inps.
In previsione della forte domanda e per far fronte alle maggiori richieste di Isee collegate alla domanda di Reddito e pensione di cittadinanza (per gli over 67), il Centro fiscale della Cisl ha assunto 10 operatori nel trevigiano e 3 nel bellunese. Inoltre, sono state organizzate delle giornate di formazione per gli operatori e gli addetti all’accoglienza del Caf e anche per il personale dell’Inas, perché sarà il patronato ad accogliere le richieste di pensione di cittadinanza. In particolare, il personale dedicato all’accoglienza dovrà avere le conoscenze di base per poter indirizzare le richieste al patronato (per la pensione di cittadinanza) o al Caf (per il Rdc e l’Isee) e fissare gli appuntamenti.
Tuttavia nessuna coda né intoppi agli sportelli Caf Cisl delle province di Treviso e Belluno nel primo giorno utile per la presentazione delle domande di reddito e pensione di cittadinanza. Gli accessi, sin dalle prime ore del mattino, sono stati pari o leggermente superiori alla media. Alle 12.30, gli operatori dei 15 sportelli Caf Cisl della Marca avevano fissato 93 appuntamenti e inviato 5 domande, di cui una di pensione di cittadinanza. Negli 8 sportelli della provincia di Belluno, sono stati fissati nell’arco della mattinata 16 appuntamenti e compilate e inviate telematicamente 2 domande.