“L’accordo raggiunto ieri costituirà lo strumento che salverà vite e ridurrà la devastazione causata dai disastri naturali e quelli provocati dall’uomo nell’UE” afferma Elisabetta Gardini, negoziatore per il Parlamento europeo del dossier sul Meccanismo di Protezione civile europea. L’on. Gardini accoglie con favore l’accordo raggiunto ieri pomeriggio tra Commissione europea, Stati membri e Parlamento europeo.
“Sono particolarmente orgogliosa di essere riusciti a trovare velocemente un accordo in modo da farci trovare pronti per la prossima stagione di incendi. Era semplicemente troppo importante per aspettare” ha aggiunto.
L’on. Gardini ha sottolineato che il Parlamento europeo ha migliorato la proposta originale, assicurandosi che il meccanismo otterrà sufficienti finanziamenti per essere operativo, garantendo allo stesso tempo che gli Stati membri che desiderano ricorrere a esso, non saranno penalizzati.
“Con circa 205 milioni di euro in più per il periodo 2019-2020, l’UE sta dimostrando di far seguire i fatti alle parole“, ha osservato l’eurodeputato del PPE.
Il nuovo meccanismo di Protezione civile, adottato dal Parlamento a maggio scorso, aiuterà gli Stati membri a far fronte alle catastrofi, sia naturali che provocate dall’uomo, quali emergenze sanitarie, inondazioni, incendi come anche attacchi terroristici e chimici e minacce nucleari.
Un pool esperto di salvataggio, consistente in squadre mediche formate, ospedali da campo, aerei ed elicotteri sarà messo in campo quando i volontari degli Stati membri non saranno sufficienti a rispondere ai disastri nell’Unione. Il nuovo meccanismo, in ogni caso, basandosi principalmente sulla cooperazione tra i paesi e sulla solidarietà non sostituirà il “command and control” dei servizi volontari a livello nazionale e regionale. Sarà operativo alla fine di aprile.