Ruzzante (Liberi e Uguali): “Un consiglio regionale straordinario dedicato alla montagna. Stavolta davvero”
“Torniamo in montagna, torniamo a Rocca Pietore per spiegare ai cittadini cosa si sta facendo per rimettere in sesto quei territori martoriati e, soprattutto, per far tesoro di quel che è avvenuto. Andiamo a dire chiaramente qual è l’impegno del Consiglio regionale in termini di prevenzione, perché simili catastrofi non debbano più ripetersi“. Questa la proposta di Piero Ruzzante, consigliere regionale di Liberi e Uguali, nella seduta di ieri, 04 dicembre, del Consiglio regionale del Veneto dedicata alla sessione di bilancio.
“Torniamo a Rocca Pietore, stavolta per affrontare un problema concreto: non come il 24 settembre – ricorda Ruzzante -, quando la Lega ci ha imposto una discussione pretestuosa e propagandistica, un litigio con Trento e con Roma: paradossale, se si pensa che la Lega governa sia a Roma che, adesso, anche a Trento. E la conferma è che il problema che allora veniva posto, quello del confine sulla Marmolada, se lo sono dimenticati tutti: che fine ha fatto l’ordine del giorno approvato dalla maggioranza? Nessuno lo ricorda, a partire dalla Lega. Eppure stiamo parlando di poche settimane fa“.
“All’epoca ho provato a porre una serie di problemi relativi alla montagna, alle sue specificità e agli interventi necessari: mi è stato risposto picche, la priorità era discutere di un confine tracciato oltre un secolo fa. Un mese dopo, il diluvio ha riportato alta l’attenzione sul tema del rischio idrogeologico e del cambiamento climatico: ma bisogna uscire dall’ottica dell’emergenza e cambiare radicalmente modello di sviluppo. Quello della Marmolada non è un caso isolato, la Lega continua ad utilizzare il Consiglio regionale per discutere provvedimenti “show”, di pura propaganda, come la leva obbligatoria, finita per fortuna nel dimenticatoio. Con una novità – sottolinea Ruzzante -: adesso che la Lega è al governo del Paese ed ha una dimensione nazionale, notiamo che ci sono (o vorrebbero esserci) due Leghe: quella romana e quella del territorio, in apparente contrasto su molti temi“.
“Primo tra tutti, l’autonomia: è chiaro – osserva il consigliere di Liberi e Uguali – che lo scontro non è sulle materie ma sui soldi, con Zaia che in campagna elettorale aveva fissato l’asticella a 21 miliardi per poi abbassarla a 18 subito dopo il referendum. La “Lega nazionale” di Salvini potrà mai approvare una legge che prevede un simile trasferimento di risorse al Veneto?. Il territorio del Veneto – conclude Ruzzante – non merita di essere in ostaggio di queste schermaglie tra le due Leghe: fare un po’ di confusione è utile a nascondere i problemi nel breve periodo ma prima o poi i nodi vengono al pettine e, come insegna Rocca Pietore, la storia a volte ha accelerate improvvise“.