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Marghera: una storia in evoluzione

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C’è chi ha immaginato di realizzare a Marghera una galleria d’arte ispirata al Museo d’Orsay e al Louvre di Parigi; chi di trasformare l’istituto Simar /Zintec in una sede dell’Università di Ca’ Foscari, specializzata in biologia; chi ancora ha ipotizzato di dar vita a una house family e chi invece ha lanciato l’idea di riutilizzare i magazzini Ex Agrimont facendoli diventare una serra laboratorio a scopi didattici e cittadini.

MARGHERA – Sono davvero molte le proposte formulate dagli studenti delle classi terze delle scuole secondarie di primo grado “Foscolo” e “Baseggio” di Marghera, che in occasione del laboratorio di didattica di storia locale, si sono cimentati nel trovare possibili soluzioni di riqualificazione urbanistica del loro territorio.

Sino alla fine di giugno, nella biblioteca civica di Marghera, sarà possibile vedere l’esposizione di tutti i progetti. La mostra, intitolata “Marghera, una storia in evoluzione”, è stata inaugurata questa mattina alla presenza dell’assessore alla Coesione sociale Simone Venturini.

“Una bellissima esposizione – ha commentato l’assessore Venturini – realizzata dai ragazzi delle medie del territorio, che hanno immaginato il futuro di alcune aree della città oggi abbandonate, in particolare nel quartiere industriale (Stabilimento Simar/Zintec, Magazzini La Fenice, Magazzini Ex Agrimont, Chiesetta della Rana). Un lavoro che ha visto protagonisti la biblioteca del Comune di Venezia e l’archivio perché i ragazzi si sono documentati per poi intraprendere il loro percorso con suggestioni molto interessanti, che sicuramente l’Amministrazione comunale prenderà in considerazione”.

“Il progetto – spiegano le operatrici della biblioteca di Marghera – parte da un excursus storico che racconta la nascita e l’evoluzione di Marghera sia per quanto riguarda la parte produttiva e del porto industriale sia del centro urbano, per arrivare ai giorni nostri, portando i ragazzi a riflettere sulla riqualificazione urbanistica. La parte di laboratori ha visto gli studenti lavorare su cinque diversi edifici ed elaborare alcuni progetti per dare a questi luoghi una nuova destinazione d’uso”.

“Per gli studenti è stato un importante progetto di educazione civica, hanno evidenziato gli insegnanti. L’obiettivo è stato quello di rendere i ragazzini consapevoli della loro appartenenza a un centro urbano perché l’educazione civica è una disciplina che va sperimentata attraverso il contatto con il territorio, con un occhio alla cultura ma anche alla produttività e al mondo del lavoro”.

La mostra sarà visitabile dal lunedì al sabato, dalle 9 alle 19, fino al 30 di giugno.

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