Nel 1994 Gabriele Bortolozzo, operaio della Montedison, vagò da una procura all’altra per consegnare un dossier sulle produzioni chimiche che lui definiva “di morte” dello stabilimento sito sulla sponda ovest della laguna di Venezia: il tanto famoso ma tenuto petrolchimico.
Solo il magistrato Felice Casson prese in carico la documentazione e iniziò ad indagare. Ciò che emerse era molto peggio di quanto Bortolozzo denunciava. Il processo al petrolchimico, che iniziò dall’indagine che ne seguì, è raccontato nel libro Marghera. La strage del petrolchimico che lo stesso magistrato Felice Casson ci racconta oggi a distanza di quasi 30 anni in questa intervista.