L’esame di maturità in Italia?
È la prova finale che conclude il corso di di studi della scuola superiore italiana, ti terrorizza e ti sfinisce, poi senza neanche riprenderti dall'hangover fatto di notti con la caffeina e pomeriggi che rimbalzano

È la prova finale che conclude il corso di di studi della scuola superiore italiana, ti terrorizza e ti sfinisce, poi senza neanche riprenderti dall’hangover fatto di notti con la caffeina e pomeriggi che rimbalzano dal gelato al pistacchio ai testi confidando nelle Commissione e nella sorte quando matura gioisci e parti per la vacanza agognata. Ma a fine agosto rimpiangerai tutto. Prof noiosi, corridoi, intervalli e quella compagna di banco scomoda e ringhiosa.
E’ dal 1923 che si palesa e cambia la formula inesorabilmente. Dalla riforma Gentile, fino a quella Bottai, Berlinguer e gli “affinamenti in rovere“ creati da Moratti, Fioroni, Gelmini, Profumo, Fedeli e Azzolina.
Il 16 giugno verso le 8 di mattina tutti ai blocchi di partenza, si sfreccia.L’esame prevede un colloquio orale, a partire dalla presentazione di un elaborato che sarà assegnato dai Consigli di classe.sulla base del percorso svolto. Discipline e indirizzi di studi, competenze e orientamenti, una playlist articolata e preceduta dalle prove nazionali Invalsi, che tuttavia non saranno requisiti di accesso.
Lo scritto ci lascia quindi, spartiacque e lasciapassare per il paradiso, spauracchio che apriva le danze, contava e donava quella autostima da promozione.Come poteva condizionare dopo in caso di svarioni difensivi manco a chiamare il Var, tralasciando quella sfacciata suspence dell’agognato titolo del tema che tutti sapevano ma nessuno ci azzeccava.
Ci mancherai.
Instacult di Mauro Lama
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