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Le lamentele dell'associazione di Quartiere Ovest-Ghetto di Mogliano Veneto

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Riceviamo e pubblichiamo una lettera ricevuta dall’associazione di Quartiere Ovest-Ghetto di Mogliano Veneto

Come noto sono in procinto di sorgere all’interno dell’area del quartiere Ovest di Mogliano alcune opere di
urbanizzazione che modificano profondamente il nostro territorio.
Si fa riferimento in particolare:
– alla lottizzazione C2/8, in fase di costruzione in via Pra’ dei Roveri e via Monte Ortigara, per la quale l’avanzamento dei lavori è evidente a chiunque transiti in quella zona;
– alla prossima realizzazione di nuove costruzioni nella centralissima via Roma, nell’area della “Ex-Spim”, come si è appreso dagli organi di stampa a seguito dell’approvazione-lampo del progetto da parte dell’Amministrazione Comunale, avvenuta tra fine luglio e inizio agosto 2018.
 
Tralasciando le opinioni nel merito e i dettagli tecnici relativi ai sopracitati progetti, il Consiglio dell’associazione di Quartiere vuole sottolineare l’anomala modalità con cui è venuta a conoscenza di queste opere.
Infatti non dovrebbero essere le pagine dei giornali, né tantomeno le ruspe a informare le associazioni di Quartiere rispetto ai progetti urbanistici, bensì l’Amministrazione comunale, come sancito dal “Regolamento per la disciplina dei rapporti tra l’amministrazione comunale e le associazioni di quartiere o frazioni”, approvato in data 14/07/2010 e modificato sotto l’attuale amministrazione in data 14/11/2015, del quale citiamo un passaggio cruciale:
[…]
– Le associazioni rendono pareri consultivi non vincolanti, su richiesta dell’Amministrazione comunale, su questioni di interesse delle Comunità di riferimento.
– Su tali questioni, possono comunque formulare osservazioni, pareri e proposte, anche di propria iniziativa. L’Amministrazione comunale, nel caso di interventi che comportino impatto sul territorio, previsti da piani urbanistici e da progetti di opere pubbliche, richiede un parere, fornendo documentazione alle associazioni nella fase propedeutica, rispettivamente all’adozione del Piano e alla approvazione del progetto preliminare.
[…]
 
Queste parole, sebbene non determinino un vincolo da parte dell’amministrazione comunale a interpellare obbligatoriamente le associazioni di Quartiere, offrono un chiaro ed efficace strumento di coinvolgimento concreto della cittadinanza.
 
Tutto ciò detto, considerando che entrambe le opere, senza timore di smentita, possono essere classificate come interventi che comportino impatto sul territorio”, ci chiediamo perché l’associazione di Quartiere Ovest-Ghetto non sia mai stata interpellata dal sindaco o dall’assessore di riferimento o dagli uffici competenti incaricati, né nell’ambito della lottizzazione C2/9, né rispetto al nuovo progetto che vede coinvolti gli edifici della Ex-Spim e le aree limitrofe.
 
Il rammarico per quanto accaduto assume ulteriore peso alla luce del fatto che l’attuale Amministrazione, sia pubblicamente che direttamente ai Quartieri tramite le modalità ufficiali, ha sempre dichiarato di promuovere le varie forme di cittadinanza partecipata e di credere fermamente nell’importanza del ruolo delle associazioni di Quartiere.
Se dunque la scelta politica di questa Amministrazione è quella di coinvolgere i cittadini, come mai al momento di importanti decisioni nell’ambito dell’urbanistica l’associazione di Quartiere è stata effettivamente esclusa, o perlomeno dimenticata?
 
 

Distinti saluti.

Il Presidente l’A.d.Q. Ovest-Ghetto
Andrea Foffano

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