Proseguono anche nel 2023 i “Giovedì della cultura” della Fondazione Cassamarca, appuntamenti settimanali ospitati, alle ore 18, a Casa dei Carraresi. Il primo appuntamento del nuovo anno sarà il 12 gennaio ed è dedicato a “larte de labbacho”. Relatore è Quirino Alessandro Bortolato, già docente di matematica e fisica e socio dell’Ateneo di Treviso.
TREVISO – Il primo libro di aritmetica stampato al mondo nasce proprio a Treviso. Pubblicato nel 1478 in veneto tardo-medioevale, Larte de labbacho è il primo libro di matematica a stampa apparso al mondo e costituisce la matrice di tutti i successivi manuali di didattica dell’aritmetica. Il testo originale tratta principalmente delle operazioni di calcolo scritto (numerazione, addizione, sottrazione, moltiplicazione e divisione) per la soluzione dei problemi commerciali, della “Regola delle tre cose” applicata come algoritmo principale nel mondo delle società, degli scambi, dei baratti, della confezione delle monete e del calcolo delle provvigioni e della tara. Un capitolo a parte riguarda la data della Pasqua cristiana.
È stato tradotto e proposto per la prima volta in traduzione italiana nel 2021.
La sua lettura è consigliata a tutti coloro – studenti, insegnanti, ricercatori della didattica e studiosi appassionati – che siano interessati a capire come la matematica veniva insegnata un tempo e come potrebbe essere insegnata oggi.
L’incunabolo è la madre dello “Spirito di Treviso”, cioè di tutte le innovazioni di didattica matematica, nate e sviluppate nel Trevigiano nel corso dei secoli successivi, che hanno visto come protagonisti i Riccati e la loro Schola, Giovanni Rizzetti (1675-1751), Giovanni Battista Nicolai (1726-1793), i preti-matematici Pellizzari, Adele Capuzzo Dolcetta (1857-1905), Attilio Palatini (1889-1949), Corrado Gini (1884-1965), ecc.
Di esso attualmente esistono 14 copie nelle biblioteche (6 in Italia, 2 in Gran Bretagna, 5 negli Stati Uniti e una in Giappone).
Quirino Alessandro Bortolato è laureato in Fisica e ha insegnato matematica e fisica per oltre quarant’anni. Da 1993 è socio ordinario dell’Ateneo di Treviso, per il quale cura un’attività di divulgazione e conferenze sulla storia della fisica e della matematica, con particolare riguardo al territorio veneto. Ha al suo attivo numerose pubblicazioni, tra le quali si segnalano «Il carteggio inedito Boncompagni-Fapanni (1865) sull’ “Aritmetica di Treviso, 1478”», «Atti del Convegno “I Riccati e le scienze nel Settecento veneto”», «Giovanni Rizzetti fisico: la polemica antinewtoniana». È anche autore di contributi apparsi in «I papi del XX secolo», «Il Museo di san Pio X a Salzano», «Before and after Luca Pacioli» e «Luca Pacioli Maestro di contabilità-Matematico-Filosofo della natura». Ne 2013 e nel 2016 ha avuto due riconoscimenti dal CONI.